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La “Casa” in festa per “Giardino in Festa”

5' di lettura Senigallia 30/11/-0001 -
Fin tanto che ci sono operai, ghiaia, cariole e tanta confusione, non si riesce ad avere la percezione di quello che sarà il risultato finale.
E’ per questo che pur avendo “vissuto” i lavori abbastanza di frequente, venerdi 27 pomeriggio, superando i cancelli della “Casa Protetta” sono rimasto felicemente sorpreso, a lavori ultimati, per il positivo impatto ricevuto al primo colpo d’occhio, ed accresciutosi poi con un più approfondito esame.

da Franco Giannini


Sobrietà, ordine e funzionalità (maggior sicurezza ed abbattimento delle barriere architettoniche) sono i primi tre elementi che mi sono saltati agli occhi e che sono poi, quelli essenziali alla vivibilità dei suoi usufruitori.
Una musica di altri tempi, accompagnata da una vocina gentile, cristallina e timida nel contempo, rievocante il ‘400 – ‘500, accoglieva discretamente i visitatori.

Girato l’angolo che porta all’ingresso in casa, chi la frequenta sa a cosa mi riferisco, mi è apparso tutto lo scenario approntato per la “festa”: su di un lato amplificatori, due arpe con i rispettivi musicisti e la cantante solista, tutti provenienti dalla Scuola di Musica Bettino Padovano, mentre per gli altri tre lati, compostamente seduti e su file ordinate, un pubblico composto da Ospiti della Casa, familiari, assistenti volontari e numerosi dipendenti della casa, in servizio e non asettici nei loro camici super immacolati e super stirati, con tanto di logos ben evidenziati sopra il taschino, ed a chiudere l’ultimo varco, le solite personalità con a lato i tavoli del buffet ricoperti dai colori nazionali.

Ad aprire l’incontro non poteva essere che lei, l’anima fautrice della realizzazione di questo ottimo e riuscito progetto, il Presidente della Casa Protetta per Anziani, la dott.sa Francesca Paci.
Terminato il sottofondo musicale con un graduale ed quasi impercettibile scemando, la Presidentessa prendeva la parola con quella sua abituale apparente fragilità, fugata però immediatamente, qualora ce ne fosse stato bisogno, dal contenuto della sua breve esposizione.

Dopo il rituale dei ringraziamenti ufficiali, passava ad illustrare quelli che sono gli altri “ambiziosi” obbiettivi, perchè i lavori di questo “giardino” non rimangano isolati, a se stanti, ma vengano conglobati a quelli previsti per l’ “esterno” quali: mettere piante che possano suscitare un interesse particolare degli ospiti, costruire un piccolo orto per quegli ospiti che hanno sempre lavorato nei campi e che potrebbero beneficiare positivamente di questo veicolo di sicuro coinvolgimento, poi una voliera, e perché no, una fontana (aggiungo io…magari con pesci!).

Io oserei chiamare questi progetti, ecologici e finalmente non in maniera teorica ma brillantemente applicata.
Ma per fare tutto questo, occorre anche il supporto di chi crede in ciò, ha proseguito la dott.sa Paci, e colui che ci crede, deve essere anche persona preparata.
E’ per questo che si è assunto nuovo personale, si sta formando il personale con corsi specifici, si sta lavorando maggiormente “ad personam” con ogni singolo anziano ospite, si è predisposta una cassetta in cui lasciare “Consigli e Suggerimenti”, da cui per l’appunto è risultato che il più gettonato è stato quello per la sistemazione del giardino, subito vagliato ed attuato.

Non poteva lasciare nel dimenticatoio l’opera dei Volontari, che ogni giorno, con i loro piccoli gesti, quale un semplice abbraccio o l’aiuto nel mangiare, umilmente ed involontariamente fanno si, che questi aiuti diventino grandi, soprattutto agli occhi di chi li riceve.

Breve saluto del Sindaco e poi la parola definitiva per una dimostrazione di Pet-Therapy tenuta da un veterinario.

Detto così suona brutto, allora dimentichiamoci dei tempi passati, dei vecchi cari veterinari… perchè qui ora abbiamo una bella ragazza, alta, bionda, voce pacata ma sicura, parole semplici adeguate ai suoi interlocutori, con un piacere innato nello svolgere quello che per lei non è un lavoro, lo si legge nei suoi occhi, perché eseguirlo non le produce fatica, ma solo gioia: questa è la dott.sa Chiara Catalani, veterinaria, responsabile del corso di Pet-Therapy tenutosi nella Casa Protetta.

La prima “stranezza” che ho notato in lei è stato il suo proporsi ai suoi collaboratori, non ordini ma suggerimenti, e poi il pronunciare dei nomi: Monica, Umberto, Kesi, Zelinda, Blenda, Faustina….tutti pronunciati con lo stesso tono, persone ed animali, con la stessa dolcezza, come dire tutti facenti parte di quel gioco divertente che è la Pet Therapy, e che accomuna tutti sullo stesso piano per un’unica positiva riuscita.

Una leggera percezione di rammarico solo quando faceva presente che le dimostrazioni erano state fatte a suo tempo, quindi certi comportamenti potevano essere stati dimenticati dagli ospiti….ed invece no… e questo, a qualcuno, dovrebbe far riflettere ancor maggiormente del necessario….
Giustamente faceva notare la Dott.sa, è logico che un cane si faccia avanti quando l’ospite le regala un bocconcino, ma non è da tutti i cani saper evitare, se non debitamente addestrati, l’intralcio delle ruote della carrozzina, ma porsi sempre lateralmente, mentre questa cammina, onde non ostacolare il passo, tenendo d’occhio inoltre gli eventuali ostacoli e la relativa modifica di marcia, perché il percorso su linea retta diverrebbe impossibile.

Ed è qui che, allora, bisogna soffermarsi a riflettere su tutto quel silenzioso lavoro che c’è dietro e di cui sono artefici sia i conduttori che gli animali, entrambi sostenuti dalla esperienza tecnica, dall’entusiasmo, dalla pazienza, dalla capacità organizzativa, della dott.sa Catalani, a cui vanno i dovuti ringraziamenti dei beneficiari di tale terapia e delle loro famiglie.

Stavo per terminare, dicendo che il tutto poi si chiudeva con le stesse piacevoli note musicali che avevano allietato fin dall’ inizio, ma, avrei tralasciato di ricordare il succulento buffet allestito da chi dietro le quinte svolge da sempre, un lavoro silenzioso, utile, soggetto spesso a critiche ingiustificate, umile, ma indispensabile: gli amici, tutti, della cucina, cosa questa, che sarebbe stata imperdonabile.








Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 06 agosto 2007 - 3225 letture

In questo articolo si parla di animali, casa protetta per anziani, franco giannini





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