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Mondolfo: naufraga la festa della Cacciata

3' di lettura Senigallia 30/11/-0001 -
Con grande rammarico assistiamo ad un altro pezzo di storia, cultura e aggregazione sociale di Mondolfo che va a farsi friggere. La Cacciata non c’è più. Era nell’aria già da qualche anno la funesta notizia, allorquando, sempre più impoverita, la manifestazione già scricchiolava e perdeva il quel suo appeal che per tanti anni è stato vanto di tutti noi.

da Dany Zenobi
consigliere comunale Per Cambiare


Ma la misura è ormai colma, e di fronte a tanti pezzi del mostro paese che vedo andare perduti occorre levare un grido forte di sdegno per l’incuria e l’incapacità con cui vengono affrontate gli affari del capoluogo, da parte di coloro che sono stati eletti soprattutto per far si che invece il comune cresca e si sviluppi. Ogni anno invece qualcosa in più cade in degrado.

“Finalmente dopo tanti anni abbiamo un sindaco mondolfese” si è sentito spesso dire poco dopo le elezioni vinte dal sindaco Cavallo e dai suoi cavalieri erranti; finalmente dico ora io, ci si accorge che non conta appartenere a questo o a quel paese per dimostrare tanto disinteresse per la manifestazione più importante di tutto il comune, tanto da essere del tutto incapaci di frenarne lo sfascio e lasciarla andare alla deriva. Gravissime sono le accuse della presidente della pro-loco alla giunta: al di la dei miseri 4500 euro, totale mancanza di sostegno e incapacità, o forse volontà, di adoperarsi per la manifestazione.

Tutto ciò è inconcepibile: dovunque mi giro vedo comuni ben più piccoli del nostro, che vale la pena ricordarlo, è il quarto di tutta la provincia, organizzare con successo manifestazioni estive belle, importanti e riuscite. Tutti si adoperano e i rispettivi comuni sono la in primo piano, che organizzano mezzi e uomini, assicurano sostegno finanziario, fanno pubblicità. Solo a Mondolfo regna desolazione e amarezza. E fanno ancora più male i commenti di alcuni cittadini ormai delusi: era ora che la si fermasse la Cacciata, non valeva la pena tenere in vita per forza un morto. Tutto ciò è indicativo del fallimento totale della programmazione culturale e turistica del comune di Mondolfo. Un comune dove i cittadini pagano sempre più tasse, 200.000 euro in più solo quest’anno per effetto delle nuove tariffe volute dalla giunta Cavallo, ma nessuna ricaduta positiva sui cittadini, che sono piuttosto nuovamente privati di un loro pezzo di storia. Tutto questo e ben altro produce la malapolitica: questa brutta bestia che è il male oscuro di questo comune: non è forse vero che la antica ed illustre pro-loco di Mondolfo da troppo tempo è stata politicizzata dai soli noti, usata per fini elettorali e poi scaricata come una scarpa rotta? Debiti, contrasti all’interno del direttivo, motivazione sottozero: eccone i funesti risultati!

Occorre ripartire da zero, proporre e sostenere una transazione sui debiti dell’associazione, rinnovare il direttivo inserendo persone motivate, ma sarà ormai troppo tardi? Una manifestazione come la Cacciata richiede enormi sforzi e spese ingenti per realizzarla al meglio, spese che spesso non possono essere ripagate dalla manifestazione stessa e la pro-loco non può essere lasciata sola in questo sforzo. Un museo non si chiude solo perché il prezzo del biglietto non ripaga le spese del suo mantenimento, e così deve essere per la nostra Cacciata; non si chiede nessun finanziamento a pioggia, ma un sostegno decisivo per questa rievocazione che include l’antico e nobile gioco del pallone col bracciale: un fiore all’occhiello che pochissimi comuni in Italia possono vantare e che, possedendolo, saprebbero bene come valorizzarlo. A Mondolfo invece il disinteresse totale della giunta è riuscita a farlo naufragare.





Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 03 agosto 2007 - 2905 letture

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