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Il porto di Senigallia al rush finale

3' di lettura Senigallia 30/11/-0001 -
Il nuovo approdo della spiaggia di velluto entro 18 mesi sarà finalmente pronto, dopo oltre cinque anni di lavori, suddivisi in ben cinque stralci, per un importo di poco meno di dieci milioni di euro. Un maxi intervento che, con l'approvazione nei giorni scorsi del progetto esecutivo dei lavori di ristrutturazione delle banchine del porto peschereccio, e con il prosieguo del quinto stralcio, volge ormai a conclusione.

di Giulia Mancinelli
penelope@viveresenigallia.it


Siamo ormai alle strette finali e la nuova conformazione del Porto di Senigallia comincia ad essere ben delineata - spiega l'assessore alle infrastrutture Maurizio Mangialardi - finora abbiamo proceduto alla realizzazione dell'avamporto e della nuova imboccatura, con tutte le relative sovrastrutture, per un porto completamente diverso e collegato direttamente al mare. Con il quinto ed ultimo stralcio dei lavori ci accingiamo adesso ad intervenire anche sulle banchine del porto peschereccio e presso l'ex cantiere escavazione porti dove verranno demoliti due corpi di fabbrica necessari per procedere con la ristrutturazione delle banchine”.

Il primo intervento, per una somma di oltre 2 milioni e 700 mila euro, servirà per la separazione definitiva del porto dal fiume Misa mentre il secondo, per una spesa di circa 500 mila euro, prevede la demolizione dei due corpi di fabbrica presso l'ex Sep che versano in uno stato di degrado avanzato e soprattutto impediscono di procedere all'intervento sulla banchina stessa. Il passo successivo per rendere veramente funzionale il porto è però quello di arrivare all'escavo, operazione indispensabile per eliminare i problemi che da sempre limitano l'approdo delle imbarcazioni.

Stiamo già lavorando in sinergia con la Regione per arrivare all'escavo, vera emergenza del nostro porto, e far sì che la sabbia venga convogliata all'interno di una cassa e trasferita verso il porto di Ancona - aggiunge Mangialardi - abbiamo l'impegno ufficiale dell'assessore regionale Gianluca Carrabs e del presidente della provincia Patrizia Casagrande per risolvere il problema e per questo siamo fiduciosi che i 60 mila m/c saranno finalmente rimossi”.

Altro provvedimento che l'Amministrazione Comunale sta portando avanti è quello inerente lo sgombero del cantiere del Navalmeccanico. Dopo la scadenza della concessione, non più rinnovata, due mesi fa il Comune ha provveduto alla notifica dello sgombero da effettuare entro 120 giorni.
Una termine ultimo scaduto il quale, la rimozione del cantiere Navalmeccanico verrà effettuata d'ufficio. Nel frattempo il comune sta lavorando anche per redigere il nuovo piano particolareggiato del porto, che dovrà definire nuovi spazi e funzioni della struttura. “Si tratta di un provvedimento indispensabile, cui stiamo già lavorando, che migliorerà la logistica, le attività di pesca e anche del diportismo - sottolinea Mangialardi - il nuovo piano amplierà anche la darsena, dove attualmente si trova il Navalmeccanico ma non solo. Pochi mesi fa abbiamo compiuto anche un passo importante procedendo alla costituzione della Gestiport s.p.a., la nuova società pubblico-privata, che gestirà il porto. Insomma Senigallia ha tutte le carte in regola per compiere un grosso salto di qualità, che ci permetterà di competere anche per la bandiera blu per gli approdi turistici”.





Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 03 agosto 2007 - 2354 letture

In questo articolo si parla di porto, maurizio mangialardi, giulia mancinelli





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