statistiche accessi

x

Un microscopio per l'invisibile al Rotary Club di Senigallia

2' di lettura Senigallia 30/11/-0001 -
Si è parlato di innovazione e di ricerca scientifica durante l’incontro che si è tenuto lunedì 16 luglio al Rotary Club di Senigallia.

da Rotary Club


Il relatore della serata Ing. Luigi Paolasini, un senigalliese d.o.c. come lo ha definito il Presidente del Club Pierluigi Bani nella sua presentazione, si è laureato nel 1991 in ingegneria elettronica presso l’Università degli Studi di Ancona e, dopo una lunga serie di esperienze nel campo della ricerca che lo hanno portato ad acquisire specifiche competenze nello studio della luce, è approdato quale responsabile del coordinamento dell’attività di ricerca e sviluppo della linea di luce ID20 presso l’European Syncrotron Radiation Facility (ESRF) di Grenoble, uno dei più importanti centri in Europa per la ricerca sulla struttura della materia.

L’ing. Paolasini ha affermato che il progresso scientifico che investe e condiziona la qualità della nostra vita nonché l’ambiente in cui viviamo, dipende sempre più dalla conoscenza della struttura della materia su scala molecolare e atomica; molteplici sono infatti gli esempi che evidenziano l’importanza di questo connubio tra ricerca e sviluppo tecnologico i quali spaziano dalla chimica alla medicina, dall’attività industriale alla tutela dell’ambiente senza tralasciare applicazioni nel campo delle scienze naturali come la geofisica o la paleontologia. In una realtà come quella attuale in cui la miniaturizzazione dei componenti raggiunge dimensioni nanoscopiche (1000 volte più piccole di un micron), è divenuto indispensabile utilizzare strumenti di osservazione capaci di scrutare porzioni di materia infinitesimali.

Dalla scoperta dei raggi X nel lontano 1895, la ricerca ci ha condotto alla realizzazione dei sincrotroni, acceleratori di particelle che producono un intenso fascio di raggi x delle dimensioni di un capello chiamato “luce di sincrotrone” il quale, agendo da super-microscopio, riesce a guardare in profondità la materia. Dopo l’interessante relazione, le numerose domande dei presenti hanno spaziato dalle pure curiosità tecniche fino alla difficile situazione della ricerca in Italia che vede purtroppo uscire dai propri confini, dopo averli formati, i suoi migliori talenti; la piacevole serata si è conclusa con il ringraziamento ed i complimenti al relatore da parte del Presidente Bani a nome del Club.





Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 20 luglio 2007 - 2154 letture

In questo articolo si parla di





logoEV
logoEV
logoEV