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A Senigallia si studia la viabilità del futuro

2' di lettura Senigallia 30/11/-0001 -
Gestire il traffico in città è sempre più complicato. L'Università Alma Mater di Bologna sta sviluppando un modello matematico per capire come funzionano i meccanismi che regolano il traffico.
I dati per questo studio vengono raccolti a Bologna, Roma e Senigallia.

di Michele Pinto
michele@vivere.marche.it


Già da tempo l'Ufficio mobilità del Comune di Senigallia collabora con l'Università di Bologna per le tematiche del traffico. Così è stato naturale che gli spostamenti dei senigalliesi, insieme a quelli dei romani e dei bolognesi, finissero nei computer del dipartimento di Fisica dell'Alma Mater.

I dati in passato venivano raccolti tramite dei questionari in cui i volontari scrivevano il tragitto percorso. Oggi invece è tutto molto più semplice grazie ai gps satellitari degli antifurto delle auto.

E' stata Volvo, con un cospicuo finanziamento, a rendere possibile non solo il passaggio al gps, ma a tutto il progetto. "Non c'è futuro intelligente per l'industria automobilistica se non si pensa a una mobilità sostenibile; dobbiamo lavorare con chi guarda verso questi orizzonti" -dice Pascal Bellermans AD di Volvo Italia.

I dati, che vengono raccolti ed inseriti in una ricostruzione tridimensionale di Senigallia, sono elaborati con lo scopo di realizzare prima e verificare poi un modello matematico che spieghi rallentamenti, ingorghi e tutte le leggi della viabilità.
I fisici, nel loro compito di interpretare il comportamento degli automobilisti, sono coadiuvati da psicologi e sociologi.

Recentemente l'Università di Bologna ha realizzato un primo modello che sembra adattarsi molto bene sia alla viabilità di una metropoli come Roma, che a quello di una città come Bologna e a quello di Senigallia.
Nel modello possono anche essere inseriti altri dati, mano a mano che vengono raccolti, per verificare la validità del modello stesso. Ma possono anche essere inseriti dati "virtuali" come la realizzazione di una nuova strada, un nuovo senso unico o la realizzazione di un ponte che l'amministrazione sta progettando per vedere che ripercussioni avrà sulla viabilità e sulla vita dei cittadini.

Il modello può anche permettere di studiare i comportamenti degli automobilisti. Ad esempio si è potuto sperimentare che, se tutti rispettassero la distanza di sicurezza in autostrada, si eviterebbero molti ingorghi.

I risultati ottenuti saranno presentati al convegno Mare Nostrum, turismo e mobilità che si terrà venerdì e sabato al Senbhotel e alla Rotonda.






Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 23 giugno 2007 - 2243 letture

In questo articolo si parla di michele pinto, traffico





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