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Grazie al Caterraduno Senigallia diventa città della Legalità
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Terzo appuntamento di “Caterrad’una” il popolo della trasmissione si fa sentire e Senigallia diventa la città della legalità. |
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di Riccardo Silvi
Piazza Roma, “il salotto del “Caterraduno” è sempre più pieno ad ogni giorno che passa. Il caldo anche ieri si è fatto sentire ma, approfittando degli scampoli d’ombra che gli ombrelloni offrivano la terza puntata di “Cattrrad’una” è stata l’ennesimo successo.A tenere banco per tutta la trasmissione è stata la telefonata a Slow Food, la compagnia che alle 18.00 ha offerto l’aperitivo-frittura a tutto il popolo di Caterpillar. I principi del mangiar bene associati al principio del mangiar giusto, Slow Food telefonicamente ha spiegato quali pesci sono da pescare e soprattutto quali dimensioni devono avere i pesci per essere “legalmente” pescati.
E sempre in tema di legalità l’intervento dell’assessore al turismo Rebecchini ha promosso “Senigallia a città della Legalità”.
Presentando infatti “l’Asta della Legalità in favore di Libera” che si terrà venerdì l’assessore ha rivolto un appello a tutti i commercianti, imprenditori, artigiani di Senigallia affinché la valigetta di tangentopoli, quella da cui è partita tutta l’inchiesta di “Mani pulite” in asta per l’occasione, rimanga sulla spiaggia di velluto a simboleggiare proprio la legalità della città.

La galleria fotografica sul Caterraduno di Libero Api

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