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Successo per la mostra di Mario Giacomelli a Los Angeles
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1994


Sono tanti i telegrammi e le comunicazioni di congratulazione per la mostra, che allinea le opere di Giacomelli conservate nella civica collezione del Museo di Senigallia, giunte alla dr.ssa Valente, direttrice dell’Istituto Italiano di Cultura di Los Angeles. |
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da Musinf
Lo start della mostra è apparso avvenire sotto i migliori auspici e la dr.ssa Valente ha tenuto a comunicare al Museo senigalliese che erano giunte a Los Angeles anche le congratulazioni per la mostra dell’on. Elena Montecchi, sottosegretario di Stato per i beni e le attività culturali, che aveva scritto di ritenere un lavoro prezioso per la diffusione della conoscenza dell’arte italiana all’estero l’organizzazione negli Usa della mostra di Mario Giacomelli, fine interprete di questi nostri giorni così complessi.Intanto al Musinf di Senigallia continua, fino al 15 giugno, la mostra intitolata “Noi e Giacomelli”, che presenta l’esperienza delle esposizioni che il pittore Patrizi e lo scultore Minardi avevano realizzato insieme a Mario Giacomelli nelle case rurali abbandonate delle Marche. Per la documentazione di questa mostra è programmata la presentazione sia a Roma sia a Los Angeles di un apposito quaderno degli “Archivi dell’arte marchigiana”, diretti da Carlo Emanuele Bugatti. Il quaderno, che riproduce le opere di Fide e Minardi ora esposte al Musinf di Senigallia e contiene un profilo storico-documentario delle mostre nelle case rurali abbandonate, sarà distribuito nelle librerie dalla Mediateca delle Marche.
A chi gli chiede il segreto del successo delle mostre del Musinf sia in Europa sia in America, il direttore Bugatti risponde che non ci sono ricette, ma c’è l’impegno incessante e quotidiano del Museo comunale d’arte moderna di Senigallia nell’ attivare gli studi e completare le documentazioni su tutti gli aspetti dell’attività di Mario Giacomelli, sia come fotografo sia come animatore culturale. Per questo il Museo sta raccogliendo documentazioni e testimonianze con la collaborazione di quanti con Mario Giacomelli hanno lavorato, animato manifestazioni artistiche, messo in atto progetti. In tale quadro rientra anche la mostra delle opere di Giuseppe Cavalli, programmata per il prossimo luglio. Nel progetto rientrano anche la valorizzazione internazionale di tutti gli autori del Gruppo Misa, al quale Giacomelli aderì e del gruppo del Manifesto del Passaggio di frontiera, del quale il fotografo, con Berengo Gardin, Carli ed altri fu l’ispiratore. Secondo il prof. Bugatti, molti, non solo dall’estero, si stanno rendendo conto attraverso una migliorata conoscenza dell’opera di Giacomelli, Cavalli, Ferroni, Carli ed altri fotografi senigalliesi che a Senigallia dalla metà del ‘900 ad oggi si è verificata una vicenda artistica fondamentale per lo sviluppo della fotografia d’arte non solo italiana, ma internazionale. Dalla coscienza dell’importanza storico-estetica complessiva della fotografia senigalliese è nato e si è sviluppato l’impegno del Museo d’arte moderna di Senigallia che sta riuscendo nell’intento di documentare e raccogliere testimonianze, prima dell’inevitabile dispersione che il trascorrere del tempo produce.
Tra le sinergie attivate dal Musinf c’è quella con la Mediateca delle Marche, che ha annunciato come nei prossimi giorni invierà a Los Angeles, fresche di stampa, numerose copie del nuovo libro di Simona Guerra con le interviste di grandi fotografi italiani su Giacomelli. Infatti la Mediateca delle Marche, dopo l’ottima accoglienza alla Fiera del libro di Torino e nella conferenza tenutasi durante la notte europea dei Musei ha realizzato tempestivamente un’adeguata tiratura tipografica del libro di Simona Guerra.

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