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Mangialardi: i costi della politica da noi sono irrisori!

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I costi della politica vanno ridotti ma le istituzioni locali sono quelle più virtuose. A difendere l'economia degli stipendi dei politici locali è l'assessore alle infrastrutture Maurizio Mangialardi, dei Ds, che ammette la necessità di “intervenire sui costi della politica, ma solo per i livelli più elevati”.

di Giulia Mancinelli
penelope@viveresenigallia.it
“Si sta facendo un gran dibattito sui costi della politica ma nessuno dice che le elevate spese per remunerazioni e stipendi non toccano le istituzioni locali come Senigallia -afferma Mangialardi- è senz'altro un dato oggettivo che a livello regionale e statale i costi sono eccessivi e che vanno ridotti, ma per quanto riguarda l'ente comunale, le cifre percepite da sindaco e assessori sono davvero irrisorie. Andiamo dai circa 2 mila euro del primo cittadino ai mille euro degli assessori, che sono in aspettativa, ai 500 di quelli che mantengono il lavoro. Cifre considerate al netto”.

Secondo quanto confermato anche nel bilancio 2007, al sindaco vanno mensilmente 3200 euro lordi, equivalenti a 2300 euro netti, così come gli assessori Mangialardi e Volpini percepiscono 1.471,47 euro lordi (pari a 1.148 e 986 euro netti) mentre 735,74 euro lordi vanno ai colleghi Gennaro Campanile (586 euro netti), Simone Ceresoni (661 euro netti), Patrizia Giacomelli (694 euro netti), Velia Papa (578 euro netti) e Luigi Rebecchini (580 euro netti). Percepisce 1.798,47 euro mensili (1.174 euro netti) Michelangelo Guzzonato in qualità di vice sindaco. Per il presidente del Consiglio Comunale Silvano Paradisi sono invece1.471,47 euro pari a 986 euro netti. A condizionare i maggiori o minori importi netti, a parità di indennità mensili lorde, contribuiscono le varie aliquote Irpef.

“Accanto a situazioni regionali e nazionali, cui il governo sta cercando di mettere mano, convivono situazioni come la nostra dove gli amministratori percepiscono compensi irrisori, i consiglieri comunali un gettone di presenza ai consigli comunali di appena 35 euro lordi e i presidenti e i consiglieri di circoscrizione non percepiscono addirittura nulla. A muoverci è senz'altro la passione politica e la soddisfazione di risolvere i problemi dei cittadini. Ci sta bene così ma il cittadino deve sapere come stanno le cose. La maggior parte degli assessori si dedicata a tempo pieno all'assessorato, non percepiamo particolari rimborsi e spesso utilizziamo anche mezzi propri”.

Proprio il sentimento di disaffezione e allontanamento dalla politica è risultato particolarmente evidente in occasione del calo di partecipazione alle elezioni provinciali. “E' proprio a livello locale che i cittadini possono beneficiare di più del contatto diretto con gli amministratori -sottolinea Mangialardi- e in quest'ottica va rivalutata anche la funzione della Provincia. Noi siamo orgogliosi di avere eletto un presidente quale Patrizia Casagrande che è senigalliese, garanzia di competenza ed esperienza. Il calo dell'Ulivo?Non mi sembra. Direi piuttosto che il calo dell'affluenza alle urne si è fatta sentire di più sui partiti maggiori. E per Ds e Margherita non si è trattato neanche di una prova generale del Partito Democratico, il cui processo di costituzione è ben più lungo e articolato”.