CdL: è sbagliato aumentare il numero delle edicole

2' di lettura Senigallia 30/11/-0001 -

I Consiglieri Comunali di U.d.C., Alleanza Nazionale, Forza Italia e Gruppo Misto intervengono in merito alla decisione di estendere il numero delle edicole presenti a Senigallia non essendo d’accordo sia nelle finalità che nelle modalità di quella che è una vera e propria finta liberalizzazione promossa dalla Amministrazione di centro-sinistra.

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Come nella passata legislatura ci opporremo affinché non venga danneggiato ulteriormente anche questo settore lavorativo della città.

Proprio pochi anni fa infatti dovemmo reagire con forza quando nell’elaborazione del piano delle edicole, non si volle nemmeno ascoltare le associazioni e categorie e nella apposita Commissione Consiliare reagimmo fortemente per far recepire le istanze e richieste dei numerosi operatori del settore presenti.

Oggi come allora riteniamo oltremodo rischioso agire senza la necessaria conoscenza e presa d’atto dei problemi che una categoria come quella degli edicolanti è costretta ad affrontare e subire già da diversi anni, per questo riteniamo che una simile decisione metterebbe davvero in ginocchio un intero settore che lotta per la sopravvivenza.

Non è necessario pertanto aumentare il numero delle edicole di altre otto unità così come vorrebbe l’Amministrazione senigalliese, altra cosa è invece andare a verificare assieme agli operatori del settore in quali zone della città possa esistere il bisogno di nuovi punti vendita dei giornali, anche in base alla popolazione.

Se come affermano alcuni edicolanti la liberalizzazione dei giornali è stata stralciata dal Disegno di Legge Bersani per poter essere meglio approfondita, studiata e migliorata e se infine in base alla popolazione si individua un’edicola ogni 1800 abitanti, a Senigallia il numero copre sufficientemente le necessità del territorio, così come indicato dalla media nazionale.

Per questi motivi chiediamo alla Amministrazione Comunale di bloccare la proposta di aumentare il numero delle edicole e di avviare nuovi e più efficaci tavoli di confronto con gli operatori del settore, tenendo conto delle numerose e nuove problematiche che da anni, questi devono subire e affrontare.