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La CNA si schiera contro il lavoro nero

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Soddisfazione espressa dalla Presidenza CNA di Senigallia per la chiusura dei due laboratori clandestini di Serra de’ Conti e Ripe. Cesare Morganti “Mantenere alta la guardia, garantendo controlli più severi contro un fenomeno molto nocivo per la nostra economia”.

di CNA Senigallia
Le recenti irruzioni compiute brillantemente dai Carabinieri nel laboratorio di confezioni clandestino di Ripe prima e di Serra De’Conti poi, con i conseguenti arresti dei titolari, riporta alla ribalta la questione del lavoro nero, in particolare legato alla presenza di clandestini cinesi che operano nel settore dell’abbigliamento, confermando che il fenomeno è presente in maniera diffusa e va tenuto sotto controllo costantemente. “La CNA - afferma Cesare Morganti, Presidente CNA di Senigallia - ha spesso denunciato questo fenomeno considerandolo nocivo per l’economia locale e ha più volte chiesto controlli più severi ed una azione più forte nei confronti di queste realtà. Ringraziamo quindi l’Arma dei Carabinieri per le azioni messe in atto nei giorni scorsi, e confermiamo il nostro pieno appoggio a questo tipo di interventi, sperando che si possa fare piazza pulita di questi finti imprenditori che danneggiano le imprese che lavorano seriamente e nel rispetto di tutte le norme”.

“Il lavoro nero nel nostro territorio - aggiunge Marzio Sorrentino, segretario della CNA della zona di Senigallia - è ancora una piaga, che spesso approfitta della situazione di estrema indigenza degli immigrati irregolari, come in questo caso, riducendoli ad una vera e propria situazione di schiavitù. Non è quindi solo un problema economico, ma anche un problema sociale. Dobbiamo continuare a combattere con forza contro questo fenomeno che minaccia la competitività delle nostre imprese per permettere al nostro territorio di svilupparsi e continuare a crescere, ma allo stesso tempo occorre favorire l’integrazione culturale fra cittadini italiani e stranieri, partendo innanzitutto dalla condivisione e dal rispetto delle regole”.