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Tonini Bossi: povera Margherita!

3' di lettura Senigallia 30/11/-0001 -
Mi sembra di tornare agli anni oscuri in cui le divisioni interne alla DC hanno prodotto i risultati nefasti a tutti noti.
I sostenitori della candidatura di Giovanni Tinti, contrariamente alle loro distensive affermazioni successive agli esiti del Congresso locale del 17 febbraio scorso, si ripropongono ancora una volta sulla stampa locale con interventi dagli accenti pesanti, dirompenti, inopportuni.

da Maurizio Tonini Bossi


Costoro, non meglio identificabili personaggi che si firmano come “sostenitori della candidatura Tinti” sentomo il dovere di rinnovare il loro augurio al nuovo Segretario della Margherita locale, ma di fatto tendono a sottolineare il loro consiglio di non ripetere l’errore fatto dal Segretario uscente Barbara Sardella imputata (oggi con metodi apertamente “liberatori”), di essere stata “…continuamente in contraddizione tra teoria e prassi…” di non aver saputo “… dimostrare con i fatti la sua autonomia da interessi personali di piccolo cabotaggio anziché guidare la Margherita locale nella delicata e complessa strada verso la nascita del Partito Democratico…”; che dire poi delle categoriche affermazioni secondo cui la Segreteria Sardella sarebbe stata caratterizzata da “…una chiusura improduttiva su vecchie logiche senza capacità di attrarre nuove persone, nella presunzione sterile di possedere la verità politica che in realtà produce solo arroganza e paura del confronto…”?

Ebbene, il nuovo, anche nel linguaggio così arrogante, sarebbe patrimonio di questi anonimi personaggi “sostenitori di Givanni Tinti” che si arrogano il diritto di sentenziare in questo modo dirompente e portatore di nuove e più profonde divisioni interne? costoro sarebbero i depositari di quegli ideali politici sbandierati nelle loro denunce ed autocelebrazioni? Come si può da un lato inviare auguri al nuovo Segretario Ugolini, limpido uomo e trasparente Politico, e contemporaneamente affermare che egli sarebbe stato consapevolmente eletto “…con i voti determinanti di qualche esponente di lungo corso” (sprezzante anche questa affermazione!)?

Con un “capolavoro di politichese” si chiude infine l’articolo di questi anonimi sostenitori di Tinti, laddove affermano di possedere, essi, (perdenti sul piano di una democrazia evidentemente non accettata) quella “…vera cultura politica che non ha bisogno di slogan e di suggestioni, ma propone contenuti, metodi, e azioni politiche ed amministrative di prospettiva…“, parole queste ultime che odorano solo di povertà politica ed intellettuale.

Non potendomi rivolgere a coloro che si nascondono dietro l’anonimato voglio sinceramente augurarmi che tutto quello che è stato scritto e pubblicato da costoro non rispecchi il vero pensiero dell’Amico Giovanni Tinti, dal quale non ho colto questo livore, ma che, forse (?), voglio sperarlo, è stato maldestramente sostenuto da chi non ha capito nulla (?), accecato da tanta amicizia nei suoi confronti, e soprattutto non ha usato quel linguaggio costruttivo che pretenderebbe dagli altri.





Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 19 marzo 2007 - 14577 letture

In questo articolo si parla di margherita, politica, maurizio tonini bossi, giovanni tinti

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