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FI: i commenti anonimi danneggiano Vivere Senigallia

3' di lettura
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Caro Michele,
ho sempre apprezzato il profondo valore democratico, nonché il fondamentale ruolo di informazione del portale VivereSenigallia da te diretto con grande professionalità e dedizione. Hai avuto, nel momento in cui hai deciso di avviare questa impresa un’intuizione straordinaria. Garantire la più ampia e libera circolazione di notizie, di informazioni e di opinioni è un’opera meritevole e di grande importanza nella vita di una città.

da Alessandro Cicconi Massi
Copogruppo di Forza Italia
In un sistema sociale, in cui l’editoria troppo spesso segue la voce del “padrone” (di qualunque colore esso sia) ed in una realtà cittadina in cui la comunicazione viene ancora effettuata con i più tradizionali, ma altrettanto obsoleti mass media (giornale ed manifesti), VivereSenigallia ha aperto una prospettiva nuova di democrazia e di libertà nel mondo della circolazione delle idee e dei pensieri.
Anche la possibilità di commentare liberamente gli articoli pubblicati e quindi di aprire sulle varie tematiche cittadine, ampi dibattiti è stata una idea che riconosco come importante e costruttiva per il miglioramento della partecipazione democratica.

Progetto ambizioso, ma che ha portato ad alcuni problemi. Si è infatti passati dal commento totalmente libero e senza filtri a quello segnalato dalla direzione come offensivo o urlato e quindi oscurato, pur ammettendo sempre la sua lettura, ma declinando la responsabilità editoriale.
Se devo essere sincero non ho condiviso questa scelta e continuo oggi sempre di più ad essere di tale avviso.

Credo che ogni cittadino sia libero di dire ciò che vuole: la Costituzione lo afferma solennemente.
E’ evidente che chi esprime idee, opinioni, pensieri, di qualsiasi genere, debba contestualmente assumersi la piena responsabilità di ciò che afferma in pubblico, tanto più se si avvale di un mezzo di stampa.
Credo perciò sia totalmente inutile il sistema di filtraggio dei commenti ormai da tempo in uso nel portale da te diretto: in primo luogo perché ognuno è libero di poter leggere quei commenti, che se offensivi, ledono in ogni caso la dignità e l’onore altrui, mettendo poi a rischio di azioni legali la stessa VievereSenigallia.
Ma la cosa che realmente distorce la rete di comunicazione sorta è la garanzia di anonimato che ancor oggi viene ammessa.

Caro Michele,
faccio politica da anni e come tale devo essere pronto ad accettare qualsiasi opinione contraria alla mia, oltretutto in quanto (ahimé) minoritaria nella città. Devo essere pronto anche ad ascoltare forti critiche nei miei confronti, sempre però nei limiti della decenza e della buona fede.
Non servono filtri o censure: l’unica cosa che chiedo, e credo sia un legittimo diritto, è conoscere il nome ed il cognome del mio interlocutore. Non si può accettare che qualsiasi persona, dietro uno pseudonimo, possa gettare fango sulle altrui opinioni e sulla stessa onorabilità della persona.

Si firmino, con i loro nomi e cognomi, autentici, ed abbiano il coraggio delle loro idee e delle loro opinioni, così come noi “inesistenti” ed addirittura “ritardati mentali” (sic! uno dei commenti postati di recente così mi definisce) politici locali facciamo ogni volta che scriviamo un pezzo.

Caro Michele,
ti chiedo di aprire una riflessione seria sul tema. Sono convinto che un cambiamento verso una maggiore trasparenza, darebbe al portale da te diretto un maggiore valore qualitativo ed una sempre più alta autorevolezza.
Con profonda stima.