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Paradisi dopo il caos in Consiglio: ''Così non si può andare avanti''

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Credo che la foga e gli accenti polemici che caratterizzano in questi giorni il dibattito politico tra le forze rappresentate in Consiglio Comunale non debbano portare a un travisamento dei fatti e al sistematico ribaltamento delle posizioni espresse.

da Silvano Paradisi
presidente Consiglio Comunale
Personalmente mai, a differenza di quanto mi si addebita, ho fatto attraverso gli organi di informazione alcuna reprimenda, né mai ho dichiarato “così non si può andare avanti”, con riferimento alla decisione di alcuni consiglieri di dimettersi dalla Commissione Cultura.

In realtà i fatti stanno in maniera diversa. Nell’ultima seduta del Consiglio Comunale si è vissuto un clima di grande tensione, anche a causa di toni ed espressioni un po’ eccessive utilizzate dalla minoranze nell’esercizio di una loro legittima critica nei confronti dell’assessore Papa. Io stesso sono stato tacciato di superficialità e ignoranza culturale e giuridica per il solo fatto di aver applicato il regolamento, secondo il senso comune e in conformità al parere espresso dal Segretario Generale.

Ebbene, francamente non riesco a scorgere nell’atteggiamento di quei consiglieri che hanno ironicamente battuto le mani di fronte alla mia decisione alcuna traccia di quella dimensione etico-comportamentale invocata da alcuni consiglieri nei loro interventi. Per questo ho dichiarato – e lo ripeto con ancora maggiore convinzione oggi – che “così non si può andare avanti”, nel senso che è assolutamente necessario ricondurre il dibattito nell’alveo di una dialettica politica, per quanto accesa possa essere, mettendo da parte toni concitati e attacchi personali.

Sulle questioni più strettamente politiche non intendo entrare, anche perché questo non rientra nelle competenze del mio ruolo, ma ribadisco con forza che ci sono sempre state – e devono continuare ad essere rispettate – tutte le condizioni per sviluppare un confronto aperto e reciprocamente rispettoso.