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Un concerto di flauti per la restaurata chiesa di Scapezzano

3' di lettura Senigallia 30/11/-0001 -
E’ giunto a conclusione il lungo e faticoso cammino di restauro interno della Chiesa di Scapezzano.

da Monica Massi


Chiesa costruita alla fine del 1700 che rappresenta un bell’esempio di architettura neoclassica, è alta 18 metri quindi più del normale perché la sua funzione è quella di orientamento nello spazio paesaggistico, la si vede infatti da qualsiasi parte si raggiunga Scapezzano e caratterizza l’immagine della collina come coronamento della sua bellezza. La facciata è in cotto con portale sormontato da una trabeazione neoclassica, timpano sempre neoclassico con richiami all’ordine dorico e un grande finestrone settecentesco. Al lato destro dell’Abside sorge uno snello campanile quadrato dello stesso stile della chiesa.

Nell’interno ad unica navata che si raccorda curvandosi verso la profonda abside, domina un senso di armonia e di sobrietà in uno spazio unitario come ben si addice a luogo di incontro per un popolo che vuole esprimere la sua unità e la sua identità collettiva. In questo esprime una concezione moderna della comunità cristiana. L’altezza del tempio è di vasto respiro e termina con soffittatura ad arco a tutto sesto, le pareti sono scandite da dieci pilastri per ogni lato, terminanti con leggiadri capitelli di ordine ionico composito. Quattro cappelle, due ogni lato arricchiscono il gioco di ombre luci e masse delle pareti perimetrali. A sinistra dell’entrata si trova il piccolo battistero ottagonale terminante a cupola con lanternino che richiama motivi classici cinquecenteschi. E’ valsa la pena restaurare e valorizzare la chiesa perché espressione di fede e monumento artistico che impreziosisce il bel castello e può offrire anche una piacevole visione al turista.

I lavori di restauro interno conclusi, hanno compreso la messa a norma dell’impianto elettrico, la tinteggiatura e l’impianto di riscaldamento, tre lavori costosi ma indispensabili, per i quali è stato preventivato un costo complessivo di centosessantamila euro, affrontato con l’apertura di un mutuo decennale, impegnando le rendite parrocchiali e con l’aiuto della Diocesi. I piccoli lavori invece sono stati fatti da tanti volontari che si sono impegnati per vedere valorizzata la propria chiesa. La chiesa è dotata di pitture su tela di un certo valore artistico, sopra la bussola di entrata si trova l’Immacolata circondata da angeli di Lelio Leoncini (secolo XVI), sopra l’altare maggiore. La Comunione degli Apostoli opera di anonimo del secolo XVIII, sopra il raccordo della navata con l’abside, a sinistra. L’adorazione dei pastori a destra quella dei Re Magi due tele di fine 600 probabilmente dell’Anastasi, che momentaneamente sono a restaurare grazie a sponsorizzazioni di privati.

In occasione quindi del restauro della Chiesa San Giovanni Battista in Scapezzano, la parrocchia in collaborazione con le altre associazioni esistenti nella frazione organizza per domenica 11 marzo alle ore 17.30 un concerto de “ Les Flutes Joyeuses” il cui nome tratto da un’ opera di Jacques Casté­rède, vuole rappresentare una testimonianza della gioia e del piacere che i quattro musicisti, Albino Mattei, Mario Puerili, Vittori Farinelli, Francesco Santucci, provano nel far musica insieme e che cercano di trasmettere al pubblico presente ai loro concerti. Questo il delizioso programma previsto: Sonata n°3 in Re Maggiore e Sonata in Si b Maggiore di G. Rossini, Intermezzo dalla “Cavalleria Rusticana” di P. Mascagni, Tosca Fantasy di G.Puccini, Piccola Fantasia dal “Barbiere di Siviglia” di G Rossini. E’ un concerto dedicato innanzitutto alla nostra comunità che siamo certi è giustamente fiera del recupero di questo luogo cristiano e storico e al nostro instancabile parroco Don Vittorio che ha reso possibile tutto ciò.





Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 07 marzo 2007 - 2017 letture

In questo articolo si parla di concerti, scapezzano





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