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La famiglia va tutelata rispetto alla coppie di fatto

3' di lettura Senigallia 30/11/-0001 -
I consiglieri di minoranza Gabriele Cameruccio, Alessandro Cicconi Massi, Gabriele Girolimetti, Lucio Massacesi, Floriano Schiavoni, Vincenzo Mastrantonio e Fiore Bittoni hanno presentato in Consiglio Comunale un ordine del giorno sul tema della famiglia.

da Fi, An, Udc e Gruppo Misto


Considerato l’istituto familiare quale parte fondante della convivenza civile, “società naturale fondata sul matrimonio” (art.29 Costituzione ), luogo primario della gratuità, della solidarietà e della stabilità, spazio fondamentale di incontro tra uomo e donna, e di generazione della vita , e che riveste dunque un interesse sociale e costituisce il nucleo fondamentale della società e dello Stato.

Rilevato che tra le cause dell’attuale disgregazione sociale è da annoverare la crisi della famiglia. Sottolineato che tale stato di grave difficoltà è causato da una serie molteplice di fattori, ed è al tempo stesso causa di numerose problematiche sociali. Ritenuto necessario offrire pertanto sostegno alla famiglia, incoraggiandone l’azione, rimuovendo le difficoltà do ordine sociale ed economico, garantendo adeguati servizi, e riconoscendone il ruolo.

Ritenuto altresì necessario che le normative, ad ogni livello, abbiano un approccio non “individualistico”, bensì in grado di considerare la famiglia come primario “soggetto sociale". Ritenuto opportuno che il legislatore trovi forme per incoraggiare la formazione di nuclei familiari stabili, nell’interesse primario dei figli e dell’intera società , anche mediante incentivi di tipo economico ed agevolativi. Ritenuto che la promozione e il sostegno alla famiglia, costituita attraverso un vincolo di natura pubblica, responsabilmente assunto nei confronti della collettività, non significa disprezzare o penalizzare altre forme di convivenza, ma soltanto segnalare pubblicamente la necessità di una valorizzazione particolare, per un istituto che si pone, in forme peculiari, a servizio della società.

Raccomanda al Governo Nazionale:
-di porre la famiglia, come punto di riferimento nella riforma dello stato sociale;
di non presentare disegni di legge volti ad equiparare la famiglia tradizionale fondata sul matrimonio alle coppie di fatto.
-di promuovere un’azione che elimini le attuali penalizzazioni di tipo fiscale (con particolare attenzione alle famiglie monoreddito in relazione ai carichi familiari), dei tempi di organizzazione sociale , nei confronti delle famiglie;
-di riservare particolare, primaria attenzione, alle problematiche familiari, dalla cura dei figli ai problemi abitativi, dalla presenza di disabili e anziani alla partecipazione alla gestione delle istituzioni scolastiche, dal diritto al lavoro al sostegno della maternità e della paternità responsabili;
-di incentivare, anche con forme di agevolazione economica, la formazione di nuovi nuclei familiari;
-di incentivare e favorire la possibilità del lavoro part-time, la previsione di percorsi di entrata-uscita dal mercato del lavoro; con forme di flessibilità lavorativa legate ai carichi familiari; di servizi e orari che tengano conto dei tempi della famiglia e delle sue esigenze quotidiane, al fine di conciliare responsabilità familiari e partecipazione al mercato del lavoro, di prevedere pieno riconoscimento del lavoro familiare, garantendo alle persone impegnate in esso condizioni previdenziali eque, e di tutelare le famiglie dei lavoratori stranieri, senza discriminazioni nella fruizione di diritti e servizi;
-di dare piena attuazione al principio della sussidiarietà riconoscendo la soggettività sociale dell’istituto familiare.

IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA COMUNALE a riconoscere la centralità della famiglia come soggetto referente per la definizione di adeguate politiche sociali, anche attraverso la predisposizione di più organiche scelte che promuovano e sostengano concretamente l’istituto familiare.





Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 06 marzo 2007 - 3006 letture

In questo articolo si parla di opposizione, consiglio comunale





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