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Lorenzo Cicconi Massi vince il premio World Press Photo

4' di lettura Senigallia 30/11/-0001 -
Fra i cinque italiani premiati al World Press Photo c’è il senigalliese Lorenzo Cicconi Massi, fotografo dell’agenzia “Contrasto”. La sua foto è stata premiata nella categoria “sport features” e fa parte della serie realizzata a Pechino nelle scuole che preparano i giovanissimi a diventare sportivi professionisti.

di Ruben Serrani
rubens@vsmail.it


Lorenzo Cicconi Massi, per conto della sua agenzia, la più importante a livello nazionale, si è recato nella megalopoli cinese nell’ottobre scorso, e seppur con le molte difficoltà causate dalla rigida burocrazia governativa, è riuscito ad documentare il lavoro degli aspiranti campioni. Il World Press Photo è il più prestigioso premio di fotogiornalismo a livello internazionale.

Ogni anno, da 52 anni, una giuria indipendente formata da esperti, scelti tra i più accreditati in campo internazionale, è chiamata ad esprimersi sulle migliaia di domande inviate da ogni parte del mondo alla World Press Photo Foundation di Amsterdam da fotogiornalisti, agenzie, quotidiani e riviste. La "World Press" è un'organizzazione indipendente, senza fini di lucro, nata nel 1955 nei Paesi Bassi. La fondazione supporta e promuove su scala internazionale il lavoro dei fotogiornalisti professionisti. Le foto premiate vengono pubblicate in un annuario tradotto in sei lingue e raccolte in una mostra itinerante che fa tappa in oltre 75 città di 40 paesi diversi.

La media dei visitatori della mostra sembra che registri regolarmente il milione di persone l'anno. Lorenzo Cicconi Massi nei prossimi giorni presenterà in una conferenza stampa la fotografia premiata.

Lorenzo Cicconi Massi:
Nasce a Senigallia il 14 ottobre del 1966. Dopo gli studi classici, si iscrive al corso di laurea in sociologia presso la facoltà di Urbino. Gli studi di cinema e l’approfondimento di autori quali Bresson, Antonioni e Leone, alimentano una passione già viva negli anni del liceo e praticata nei primi anni ‘80 con gli artigianali video in vhs. Nel 1991 discute la tesi di laurea “Mario Giacomelli e il gruppo Misa a Senigallia”, ottenendo la dichiarazione di lode. L’avvicinamento alla fotografia avviene grazie alla possibilità di usufruire di una camera oscura presso la bottega dell’amico fotografo Leopoldi, frequentata dallo stesso Mario Giacomelli, consentendogli tutte le sperimentazioni necessarie ad acquisire una buona pratica. Contemporaneamente si cimenta nella scrittura e realizzazione dei primi cortometraggi a basso costo: nel 1993 esordisce con “amore beato” e “ il ritorno”, proiettati con successo a Senigallia. E’ del 1994 l’associazione culturale “ottobre film”, nata dalla intensa collaborazione artistica con Paolo Fornaroli, che annovera altri titoli, alcuni dei quali trasmessi su RAI e tele+ e premiati in vari concorsi nazionali. Nel frattempo la ricerca fotografica subisce una sorta di pausa di qualche anno, sostituita dal tentativo, peraltro con risultati poco gratificanti, di fare esperienze nel mondo del cinema professionistico.

Nell’estate del 1999 dopo un viaggio a les rencontres d’ Arles, l’urgenza di raccontare con immagini fotografiche torna prepotente. Porta a termine il lavoro sul gioco dei bambini, iniziato nel 1990, ottenendo il primo premio al concorso Canon. Grazie a questo successo entra in contatto con l’agenzia Contrasto, di cui fa parte dal Gennaio del 2000. Il contatto con l’ambiente professionistico, stimola una più consapevole progettualità : la sua ricerca, comunque, si sviluppa e trae suggestioni sempre posando lo sguardo sulle realtà umane e paesaggistiche a lui più vicine. Racconta i giovani di Senigallia e il loro modo di raggrupparsi nella serie “fedeli alla tribù” ; il mondo onirico dei bambini in “le strade per giocare” . Immagina “un altro mondo” popolato da indefinite figure femminili. Percorre in lungo e in largo la campagna delle Marche, alla ricerca delle ultime tracce di un mondo contadino e arcaico in via di sparizione. Il forte legame con la terra d’origine è la dimensione più sentita nella quale muoversi e sperimentare nuovi percorsi creativi; la più adatta anche ad ambientare la prima storia scritta per il cinema. Storia che nell’estate del 2003 diventa il suo primo lungometraggio, finanziato dal ministero dei beni culturali, dal titolo “il motore del mondo”. La pellicola, girata fra le Marche e la Basilicata, ha fra gli interpreti Riccardo Scamarcio, Antonio Catania ed Ennio Fantastichini. Il film, per le note vicende dei tagli al f.u.s. , è ancora in attesa di una distribuzione.

Di seguito partecipa al progetto di Contrasto “Eurogeneration”, dove oltre al familiare ambiente della sua città, racconta i giovani dell’isola di Malta, paese che si apprestava ad entrare nell’Unione Europea. Alcuni suoi lavori vengono pubblicati dalle maggiori testate italiane, VOGUE., IO Donna, Ventiquattro ecc. ecc. Dal 2006 alcune sue stampe fanno parte della collezione di Forma, prestigioso centro per la fotografia di Milano.

   

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Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 10 febbraio 2007 - 3969 letture

In questo articolo si parla di fotografia, ruben serrani

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