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Mondolfo: scoppia la rabbia delle mamme nei confronti del sindaco

3' di lettura Senigallia 30/11/-0001 - C'è amarezza e disgusto ma non certo rassegnazione nelle parole di un gruppo di mamme di Mondolfo. E' il comportamento del Sindaco Pietro Cavallo a mandare su tutte le furie Cinzia Carbone, Cristina Secchiaroli e Paola Poli Venturini.

Una rabbia sfociata in una lettera aperta inviata al primo cittadino di Mondolfo. Siamo una parte del gruppo di mamme - spiega la Signora Poli Venturini - che mercoledì 30 gennaio alle ore 9 aspettava il Sindaco Cavallo davanti alla scuola primaria di via Raffaello.
L'appuntamento era stato preso la settimana precedente.
Tramite la sua segretaria il Sindaco aveva infatti pregato di incontrarci per osservare dal vivo le tante manchevolezze del quartiere ed in particolare del giardinetto antistante la scuola.
La situazione era già stata segnalata da una lettera che denunciava anche un infortunio accorso ad una bimba, dovuto proprio alle cattive condizioni delle strutture componenti il suddetto giardino.
La richiesta del Sindaco - prosegue la Signora Poli Venturini - è stata accettata a prescindere dagli impegni che ognuna di noi poteva avere, vista l'importanza della questione ed il rilievo che noi diamo alla cosa.
Alcune di noi hanno addirittura rinunciato ad un giorno di lavoro per poter essere lì a ricevere il primo cittadino. Ci aveva ben impressionato la disposizione ad affrontare la cosa ed avevamo quindi pensato che i nostri figli avessero importanza anche per il Sindaco.

Alle 9.20, quando, intirizzite dal freddo, iniziavamo ad intuire che qualcosa non andava come avrebbe dovuto - sottolinea la signora Carbone - è squillato il cellulare e il Sindaco ci ha finalmente avvisate che non sarebbe venuto. Non che avrebbe tardato, come oramai era evidente, ma che non sarebbe proprio venuto!
E non per un imprevisto o per un improrogabile impegno sopraggiunto all'improvviso, ma perché la sera prima era andato a dormire tardi e, avendo dormito poco, non se la sentiva di guidare da Mondolfo a Marotta. Rimanere senza parole è il minimo.
A nessuna di noi è mai successo prima di adesso di essere trattate con così poco rispetto.
Viste le premesse, non ci siamo neppure illuse che avrebbe tenuto fede a ciò che ha aggiunto alla sua miserabile scusa, cioè che avrebbe ritelefonato il giorno successivo per riaccordarsi per un nuovo appuntamento. Abbiamo fatto bene a non fidarci, perché quella telefonata non c'è mai stata. Ma, appunto, non è stata una sorpresa: ormai sappiamo bene cosa aspettarci dal Sindaco: indifferenza!

Non ci sentiamo assolutamente rappresentate - conclude la signora Secchiaroli - da chi non ha rispetto per noi e per i nostri figli, che rischiano la loro sicurezza per l'indifferenza di chi ci governa; non ci sentiamo rappresentate da chi non si sforza neppure di mettere un po' di fantasia per giustificare il proprio menefreghismo e la propria maleducazione; sicuramente non ci sentiamo rappresentate da chi, per l'ennesima volta, non mantiene gli impegni presi.
Noi siamo di tutt'altra pasta e sappiamo cosa vuol dire sacrificarsi ed impegnarsi per ciò in cui crediamo.
Il comportamento che ha avuto il Sindaco non ci demoralizza: continueremo la battaglia per i nostri figli.






Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 07 febbraio 2007 - 2787 letture

In questo articolo si parla di scuola, mondolfo, EV

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