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Artigiani: voglia di ripresa tra stagnazione e difficoltà

3' di lettura Senigallia 30/11/-0001 -
Le difficoltà ci sono, ma la voglia di ripresa resiste. E' un bilancio in chiaroscuro quello dell'anno che si è appena concluso per le attività artigiane del Senigalliese.

da Confartigianato Senigallia


Le iscrizioni all’Albo delle imprese artigiane hanno superato le cessazioni: secondo le elaborazioni di Confartigianato nel 2006 sono nate 184 nuove aziende ma in 161 hanno chiuso bottega: + 23 imprese. Il Comune di Senigallia in particolare vede crescere, anche se di poco il numero delle aziende ( 108 aperture e 94 chiusure). Il dato più negativo quello di Ostra Vetere ( - 5 aziende). Il trend testimonia che l'artigianato locale è in una fase di difficoltà.

La tendenza al rallentamento del tasso di crescita del settore dunque deve far tener alta l’attenzione e deve essere uno stimolo a mettere in atto tutte le misure necessarie per creare l’ambiente favorevole allo sviluppo delle piccole e medie imprese, abbattendo gli attuali ostacoli allo sviluppo economico ed occupazionale. I dati confermano la necessità di sostenere gli imprenditori artigiani nei loro sforzi per innalzare la qualità dei prodotti e per fronteggiare la concorrenza. Per questo è necessario avviare senza esitazioni la stagione delle riforme strutturali indispensabili per liberare il Paese e le imprese dai vincoli che ne frenano lo sviluppo e la capacità competitiva.

Le difficoltà denunciate dagli artigiani hanno bisogno di risposte immediate. Oltre alla riduzione del costo del lavoro, Confartigianato sollecita “interventi per diminuire i prezzi dell’energia e per abbattere il carico di oneri burocratici che gravano sulle imprese. Ma occorre anche difendere le nostre produzioni dalla concorrenza delle merci a basso costo. A questo proposito, bisogna approvare rapidamente i provvedimento ancora bloccato in Parlamento che istituisce il marchio “100 per cento Italia” per garantire la riconoscibilità e la tutela della qualità dei prodotti italiani. Certo i marchi, da soli, non bastano: è infatti indispensabile facilitare l’accesso dell’artigianato e delle piccole imprese a fattori di competitività quali soprattutto, l’innovazione tecnologica, la ricerca, il credito, la formazione professionale, la flessibilità del mercato del lavoro, i servizi di accompagnamento all’export. La propensione al lavoro indipendente e la diffusione dell’impresa personale, sottolinea Ivano Gardoni responsabile sindacale della Confartigianato di Senigallia, devono essere accompagnate da un deciso impegno riformatore in materia di fisco, burocrazia, mercato del lavoro e da interventi mirati ad agevolare l’accesso a fattori di competitività.

Le riforme sono necessarie proprio per valorizzare il patrimonio rappresentato dalle piccole imprese che finora hanno garantito la coesione sociale, la tenuta occupazionale. Senza dimenticare che, a fronte della ricchezza prodotta, il costo sociale delle piccole imprese, in termini di ammortizzatori sociali e di servizi, è di gran lunga inferiore rispetto a quello delle medie e grandi imprese”. La crescita del comparto artigiano é fondamentale per l’intera economia. A questa vitalità però, sottolinea Confartigianato, bisogna rispondere con politiche che aiutino le imprese ad affermarsi e consolidarsi sul mercato, altrimenti rischiano di soccombere fin dai primi anni di vita.


   

EV




Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 19 gennaio 2007 - 1967 letture

In questo articolo si parla di confartigianato, imprese

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