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Ostra: Romagnoli chiede lo spostamento del centro di soggiorno per minori

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Lo scorso martedì 2 gennaio si è ripetuto per la quarta o quinta volta un altro spiacevole episodio legato al centro di soggiorno obbligato per minorenni che hanno avuto problemi con la Legge (vengono inviati su richiesta del Tribunale dei minori) posto nei locali adiacenti alla Chiesa di San Filippo all’inizio di Corso Mazzini.

da Alberto Romagnoli
Consigliere di Progetto Ostra
In corrispondenza di largo marina dove gli autobus in uscita da Ostra fanno salire gli utenti, un ragazzo assegnato al centro per minorenni, in forte stato confusionale, si è scagliato per molte volte addosso alle macchine in transito, fermandole, sfiorandole, buttandosi sopra il cofano, e scivolando pericolosamente in prossimità delle ruote in movimento; solamente l’intervento dei Carabinieri del Comando di Ostra e del personale della Croce Verde ha permesso l’interruzione di quanto stava accadendo e l’allontanamento del giovane. Anche in questo caso, fortunatamente oltre al grande spavento di chi ci si è trovato, non è successo niente di grave.

Siamo consapevoli dell’importanza della funzione sociale che un centro del genere possa svolgere ai ragazzi per i quali la vita non è stata clemente, tuttavia pretendiamo che anche la sicurezza dei cittadini ostrensi sia salvaguardata e che tali episodi non debbano ripetersi.

Purtroppo l’accaduto non è più un caso sporadico ma è probabilmente il segnale di una situazione non del tutto sotto controllo, che tiene i residenti, la cittadinanza ed anche gli operatori economici (negozi, ristorante, banca, etc..) che insistono nell’area in uno stato di forte preoccupazione.

Non crediamo che la chiusura del servizio, come molti cittadini ci hanno invitato a richiedere al Sindaco Cioccolanti, sia al momento la decisione da prendere; chiederemo nel prossimo Consiglio Comunale al Sindaco Cioccolanti di prendere provvedimenti per attuare un controllo più severo sull’operato del gestore del servizio e di valutare la possibilità di spostare il tipo di struttura in un posto più consono che possa disporre anche di maggiori aree a verde e non solo di piazzali asfaltati.