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Centri commerciali e negozi del centro aperti per l'Epifania
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Cgil, Cisl e Uil protestano perché la data del 6 gennaio non era tra le 28 giornate previste di apertura per il 2007. |
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di Penelope Pitti
penelope@viveresenigallia.it
Mentre i negozi del centro storico e del lungomare possono restare aperti tutti i giorni festivi (in base alla liberalizzazione delle aperture straordinarie introdotta oltre un anno e mezzo fa dall'assessore alle attività economiche Luigi Rebecchini), gli esercizi commerciali della restante parte del territorio comunale devono rispettare il limite delle 28 giornate all'anno di deroga per le aperture festive stabilite dalla legge regionale.penelope@viveresenigallia.it
“Abbiamo appreso solo da una recente ordinanza comunale che il 6 gennaio i negozi di tutto il territorio comunale, e dunque anche i centri commerciali, possono restare aperti per l'avvio dei saldi -chiosa Giordano Mancinelli della Cgil- questa data non rientrava nelle 28 giornate che avevamo stabilito al tavolo di concertazione con il Comune e le associazioni di categoria. Il punto è che il Comune, su richiesta di un'associazione di categoria, ha aggiunto questa giornata all'ultimo momento e senza dirci nulla. La cosa non ci vede assolutamente d'accordo perchè si era stabilito che il 7 gennaio era la giornata festivi in cui anche i centri commerciali potevano restare aperti mentre il 6 gennaio solo il centro storico e lungomare. Questo avrebbe incentivato il commercio in centro mentre ora, per il giorno dell'Epifania, avremo una concorrenza tra negozi del centro cittadino e i centri commerciali”.
A chiedere l'aggiunta di una giornata in più di deroga per il 6 gennaio (da recuperare poi durante l'anno) è stata la Confcommercio, convinta che le aperture dei centri commerciali non penalizzeranno i negozi del centro. “L'aggiunta di un giorno delle aperture straordinarie per i negozi di tutto il territorio comunale non rovina il calendario stabilito durante il tavolo di concertazione - afferma il presidente di Confcommercio Giancarlo Ciavattini - i commercianti hanno bisogno di recuperare le vendite non certo positive, soprattutto nel settore dell'abbigliamento, penalizzato dal clima mite che non ha incentivato gli acquisti dei campionari invernali. E poi i consumatori hanno già le idee ben chiare e sanno in quale negozi dirigersi e i centri commerciali non faranno concorrenza alle attività del centro storico”.
A spiegare la filosofia dell'ordinanza comunale è l'assessore alle attività economiche. “Abbiamo deciso di aggiungere la data del 6 gennaio nel calendario delle 28 giornate di deroga per le aperture straordinarie dei negozi su tutto il territorio comunale alla luce dell'anticipazione dei saldi decisa dalla Regione Marche per due motivi - sostiene Rebecchini - anzitutto perché Senigallia, in tutto il suo territorio, ha sempre aperto i negozi nel primo giorno utile dell'avvio dei saldi e poi perchè abbiamo ritenuto giusto dare la possibilità a tutti i commercianti di partire insieme con gli sconti. Non vedo nessun problema, anzi. Questa scelta confermerà Senigallia come polo di attrazione del commercio. Tengo a precisare comunque che l'apertura in più del 6 gennaio sarà recuperata d'intesa con le associazioni dei sindacati di categoria”.

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