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Corinaldo: l'arma del delitto Sabbatini tra i 47 coltelli al vaglio del Ris

1' di lettura 30/11/-0001 -
Toccherà al Ris di Roma risolvere l'enigma dell'arma del delitto usata da Stefano Sabbatini (nella foto) per uccidere con una coltellata al petto il fratello Francesco nella loro abitazione di Corinaldo



Dopo diversi mesi dall'assassinio commesso nella villetta di famiglia in via dei Cappuccini a Corinaldo, non c'è alcuna certezza su quale sia l'arma del delitto (che comunque è un'arma da taglio) usata da Stefano per sferrare la coltellata mortale al fratello, al culmine di una lite lo scorso 12 settembre.

Il Ris dovrà ora esaminare i 47 coltelli da cucina sequestrati subito dopo l'omicidio nella villetta di famiglia e il prossimo 12 gennaio a Roma inizieranno proprio gli accertamenti tecnici nel tentativo di risalire all'arma del delitto che, secondo gli inquirenti, è un coltello appuntito e seghettato. A queste conclusioni infatti gli investigatori sarebbero giunti analizzando la profonda ferita mortale riportata al petto da Francesco Sabbatini.

L'omicida intanto, reo confesso, in carcere a Montacuto, ha sempre sostenuto non aver avuto alcuna intenzione di uccidere il fratello (tra i quali da tempo frequenti erano i litigi a causa della spartizione dell'eredità paterna) e che la coltellata l'avrebbe inferta al culmine di una lite e dopo un tentativo di aggressione compiuto da Francesco.

   

EV




Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 04 gennaio 2007 - 2778 letture

In questo articolo si parla di penelope pitti, omicidio

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