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Strazio e dolore: l'ultimo saluto a Michele e Gianluca
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Due famiglie distrutte e due paesi chiusi nel dolore per la morte assurda che ha strappato le due giovani vite di Michele Santini, 19 anni di Palazzo di Arcevia, e di Gianluca Morbidelli, 17 anni di Castelleone di Suasa. Si sono svolti ieri alle 15, in contemporanea, e a pochi chilometri di distanza, i funerali dei due giovani morti nel ttremendo schianto di sabato notte. |
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di Penelope Pitti
penelope@viveresenigallia.it
“Ogni parola di conforto rischia di essere superficiale e quasi retorica per una famiglia che deve separarsi per sempre da un figlio. Un dolore e un vuoto troppo grandi che lascia Michele nelle vite dei genitori, del fratello e di quanti lo hanno conosciuto”. Non ce la fa a parlare neanche il parroco di Palazzo di Arcevia durante la messa funebre svoltasi alle 15 nella piccola chiesa della frazione e più volte deve interrompere l'omelia per resistere alla commozione. È uno strazio l'ultimo saluto a Michele Santini, il giovane di 19 anni, morto nel tremendo schianto sabato notte a bordo della Bmw del padre ma guidata dall'amico Diego Apolloni e dove viaggiavano anche Gianluca Morbidelli, 17 anni di Castelleone di Suasa, morto sul colpo, e Roberto Beretta, miracolosamente illeso. penelope@viveresenigallia.it
La madre Amelia e il padre Mauro, comandante dei Vigili Urbani di Arcevia, insieme al figlio maggiore Massimiliano, non riuscivano a staccarsi da quella bara che racchiuderà per sempre il corpo di Michele. La signora Amelia per tutta la durata della messa continuava ad accarezzare il feretro del figlio che ha voluto fosse adagiato proprio davanti a lei mentre il padre continuava a scrollare la testa che teneva fra le mani. Una vita spezzata all'improvviso che ha scioccato tutta la cittadina dell'entroterra senigalliese. Tantissimi i ragazzi che tra lacrime e singhiozzi hanno assistito mestamente al rito funebre per l'ultimo addio a quello che è stato ricordato come un giovane “solare e altruista”.
“Voglio ringraziare Michele per la testimonianza di vita che ci ha lasciato -ha detto il sacerdote- era un ragazzo sempre sorridente, il primo a salutare e a farsi avanti per aiutare gli altri. Lo ringrazio per la disponibilità e per lo spirito di servizio verso questa parrocchia e ringrazio anche i genitori per averlo educato così. Diciannove anni sono troppo pochi per una vita ma dobbiamo affidarci al mistero della fede per poter comprendere il progetto che Dio ha in ciascuno di noi”.
Parole che hanno toccato il cuore delle centinaia di persone che hanno partecipato ai funerali di Michele anche sotto la pioggia. Particolarmente struggente l'uscita dalla chiesa e la separazione dal feretro. “Lasciatemi stare, vi prego, non portatemelo via”, continua a ripetere la signora Amelia mentre abbracciava e accarezzava la bara del figlio. A sostenere i genitori di Michele c'era anche il sindaco Silvio Purgatori, amico di famiglia, e tutti i vari esponenti del Consiglio Comunale di Arcevia che hanno seguito il feretro fino al cimitero dove la tomba di Michele è stata tumulata.
E mentre tutta Arcevia era raccolta attorno al feretro di Michele, lo stesso, straziante e struggente dolore, era provato dai genitori di Gianluca Morbidelli, il cui funerali si è svolto alla stessa ora nella vicina chiesa di Castelleone di Suasa. Attorno alla bara di Gianluca, di 17 anni, la mamma Anna e il padre Roberto, insieme al fratello maggiore. Un dolore, quello che ha toccato la famiglia Morbidelli, che ha commosso profondamente tutto il paese, dove ieri è stato proclamato il lutto cittadino e dove le bandiere sono state calate a mezz'asta durante le esequie funebri.
Tutti conoscevano Gianluca, considerato un ragazzo sensibile e solare, con la passione per il calcio. Da appena due settimane Gianluca giocava nella juniores dell'Ostra Vetere e sabato aveva ricevuto la sua prima convocazione in squadra. Le gare del settore giovanile della Castelleonese di domenica scorsa sono state rinviate mentre l'Ostra Vetere è scesa in campo con il lutto al braccio. Gianluca frequentava il quarto anno del liceo Psicopedagocico Perticari di Senigallia e ieri, ai funerali, tutti i compagni di classe e amici di liceo, insieme agli insegnanti e al presinde Bonvini, hanno voluto dare l'ultimo saluto a Gianluca.
Restano intanto gravissime le condizioni di Diego Apolloni, il 19 enne di Palazzo di Arcevia, che si trovava alla guida della Bmw. Diego si trova nel reparto di rianimazione dell'ospedale di Torrette dove da sabato notte lotta tra la vita e la morte. Fino a ieri sera le sue condizioni seppur gravissime erano ancora stazionarie.

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