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Il Giudice di Pace annulla le multe della Polizia Municipale

3' di lettura Senigallia 30/11/-0001 -
Con una sentenza che finalmente fa chiarezza e rende giustizia a tanti cittadini senigalliesi, il Giudice di Pace di Senigallia, dott. Piero Pagliari, dopo un lungo contenzioso giudiziario, ha annullato il verbale di contestazione per divieto di circolazione in area pedonale elevato al sottoscritto dalla polizia municipale per aver semplicemente parcheggiato lo scooter in centro storico.

da Roberto Paradisi
Liberi X Senigallia


Come si ricorderà, avevo personalmente presentato due ricorsi davanti all’Ufficio del Giudice di Pace di Senigallia contestando il fatto che, arbitrariamente e in violazione del codice della strada, il comando di polizia municipale impone ai vigili di elevare, in caso di rinvenimento di motocicli in sosta in area pedonale, due contravvenzioni contemporaneamente: una per divieto di sosta (sacrosanta e in relazione alla quale, riconoscendo il mio errore, avevo immediatamente provveduto al pagamento della sanzione) ed una per fantomatica “circolazione in area pedonale”.

Anche polemizzando in passato con il comandante della polizia municipale, avevo sostenuto che la “circolazione” va sempre provata dagli agenti e non può essere presunta in quanto un ciclomotore può essere anche portato a spinta e con il motore spento in area pedonale. Si ricorderà che questa mia battaglia giuridica (ma anche politica, perché ritengo immorale e gravissimo che centinaia di cittadini senigalliesi siano stati vessati illegittimamente per anni con sanzioni spropositate di oltre 100 euro in modo arbitrario e iniquo) mi era costata, ad inizio legislatura, una dichiarazione di presunta incompatibilità con le funzioni di consigliere comunale avendo vertenze aperte con la pubblica amministrazione. Nella stessa aula consiliare affermai di non voler e poter rinunciare ai miei ricorsi in quanto ponevo un problema serio per i cittadini che andava affrontato e risolto.

L’esito dei due giudizi pendenti ha dato pienamente ragione a quanto ho sempre sostenuto con la forza della ragione ma, soprattutto, con il buon senso che deriva dal rispetto delle norme e dei diritti dei cittadini. Il Giudice di Pace, con una sentenza destinata a fare “scuola”, ha ritenuto che spingere a mano un ciclomotore in area pedonale non possa ritenersi “circolazione” in senso tecnico. Il divieto di circolazione in area pedonale infatti mira a tutelare il patrimonio artistico e architettonico, la sicurezza dei pedoni ed è finalizzato a evitare l’inquinamento acustico. Non si comprende allora come si possa ipotizzare un comportamento sanzionabile quello di sospingere a mano un ciclomotore spento non potendo compromettere tale comportamento le finalità perseguite dalla pubblica amministrazione.

Resta ora da spiegare ai tanti (troppi) cittadini senigalliesi che hanno pagato somme spropositate assolutamente non dovute al Comune di Senigallia, per quale motivo abbiano dovuto subire una simile ingiustizia. Al sindaco e al comandante Brunaccioni (il quale dovrebbe ora scusarsi con i cittadini ingiustamente colpiti) non resta che fare “mea culpa”. E qualcuno dovrebbe sentirsi moralmente in obbligo di risarcire personalmente i senigalliesi vessati. Nei prossimi giorni chiederò al comando della polizia municipale tutti i dati degli ultimi anni relativi alle contravvenzioni illegittime elevate.

   

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Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 20 ottobre 2006 - 6652 letture

In questo articolo si parla di roberto paradisi, vigili urbani

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