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Barbara: le poesie di Augusto Serrani recitate ed interpretate

2' di lettura
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di Giulia Angeletti
redazione@viveresenigallia.it

Un gruppo di attori di teatro di Barbara ha voluto rendere omaggio al poeta loro compaesano Augusto Serrani, recitando alcune sue poesie tratte dalla raccolta “Lo sguardo che accese le stelle”.
Ne è venuta fuori una sorta di festa familiare, quella di sabato 7, come loro stessi l’hanno definita.
Una serata intima, accogliente, dove la poesia aleggiava liberamente tra le fila dei sedili dell’ex cinema Odeon, sospinta dalle parole e dai gesti calcolati dei recitanti.

Quella di leggere poesie non è una cosa nuova per questi ragazzi, che due anni fa si erano già cimentati in un’impresa del genere, recitando le poesie ancora una volta di un loro compaesano: Renato Aloisi.

Una quindicina gli attori di teatro che hanno prestato la loro voce per leggere le poesie di Augusto.
Una poesia, “Il gioco e l’odio”, è stata letta dallo stesso autore.
Poesie che vengono da dentro, dove l’io dell’autore è sempre il protagonista che guarda il mondo, e in questo mondo soffre, spera, ama, ricorda. La raccolta di poesie in questione non a caso reca il sottotitolo “Raccolta di poesie e racconti esperienze e riflessioni”
.
La lettura è stata accompagnata dal succedersi di immagini, quadri, foto significative, e da un sottofondo musicale per creare la giusta atmosfera ad ogni poesia.

Come fa notare il presentatore, la poesia è la lingua privilegiata dell’interiorità, per esprimere la nostra essenza, addirittura necessaria per conoscere, o provare a conoscere noi stessi. Tutto ciò in contrapposizione alle parole urlate della televisione, e di chi alza la voce per non sentire l’altro.
Questo Augusto l’ha fatto molto bene.