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Il Panzini e Ital.cook in Brasile

3' di lettura Senigallia 30/11/-0001 -
La cucina italiana è ormai diventata nel mondo un modello di riferimento per la cucina internazionale, tanto da rendere consapevoli coloro che lavorano nel settore del vino e del cibo, della eccellenza del patrimonio gastronomico italiano. In questi anni l’Italia è diventata un punto d’incontro per centinaia di chef italiani e stranieri che sperimentano e approfondiscono la nostra cucina; essi sono così diventati gli ambasciatori della nostra cultura gastronomica nel mondo.

dall' Istituto Alberghiero "Panzini"


È nato così, grazie all’accordo sottoscritto nel febbraio del 1998 tra la Città di Jesi e Slow Food, l’Istituto Superiore di Gastronomia e la Scuola delle Cucine Regionali d’Italia, che vuole essere una scuola da professionisti per professionisti che offre corsi di specializzazione a coloro che desiderano approfondire in modo sistematico la cucina regionale italiana, la sua storia e i suoi prodotti. I corsi sono aperti a tutti i professionisti del settore, specialmente agli chef che preparano e presentano piatti italiani nei ristoranti di tutto il mondo.

E così lo chef Massimo Bomprezzi, docente di cucina all’istituto Panzini di Senigallia, ha portato e fatto conoscere la cucina italiana in Brasile. Infatti anche quest’anno si è tenuto in Brasile il "Festival della Cultura e della Gastronomia", alla fine di agosto, nella regione del Minas Gerais, nella cittadina "Tiradentes" che ha una popolazione di 5.000 abitanti, ma che raggiunge le 50.000 presenze per l'occasione. Per Ital.Cook lo chef Massimo Bomprezzi ha rappresentato per la seconda volta l' Italia. In questa città famosa per aver prestato la sua natura e i suoi paesaggi ai migliori films western del mondo, da nove anni si svolge questo festival della cultura e della Gastronomia, il più importante del Brasile.

Il tema di quest’anno era la cucina indigena e africana. Massimo Bomprezzi nella serata d’apertura del festival in una bellissima posada (Villa Paolucci), la posada più prestigiosa di Tiradentes, ha sviluppato un menu di pesce tipicamente italiano, ma con richiami alla cucina indigena e africana. La serata d’apertura è stata la più importante perchè sono intervenute le personalità più conosciute della gastronomia da tutto il Brasile e non solo. Il giorno successivo ha tenuto una lezione nella Scuola di cucina Senac della città, elaborando un piatto della cucina italiana “le tagliatelle con un ragù alla bolognese”. Anche questa lezione è stata accolta con grande successo, la sala era piena e almeno 20 degli alunni si sono cimentati nello stendere la pasta per le tagliatelle.

Tutto si è svolto in una cornice molto suggestiva. Oltre lo chef Bomprezzi erano presenti altri chef provenienti da diverse parti del mondo: la Spagna, il Portogallo, la Svizzera, la Francia, il Cile … e una rappresentanza dei migliori chef brasiliani. L’esperienza è stata per Massimo Bomprezzi professionalmente molto stimolante, gli ha dato modo di conoscere tanti personaggi del settore e la cultura della gastronomia brasiliana, molto interessante e attenta alla cucina europea. Ha avuto modo di pubblicizzare le Marche, Senigallia e l’istituto professionale alberghiero di stato “A. Panzini”. Tantissime sono state in Brasile le interviste e gli articoli di giornale che gli hanno dedicato. Il prof. Alfonso Benvenuto, dirigente scolastico dell’istituto Panzini si è complimentato e compiaciuto con lo chef Bomprezzi per essere stato ancora una volta ottimo ambasciatore della scuola senigalliese.






Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 04 ottobre 2006 - 2477 letture

In questo articolo si parla di panzini

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