Chiede al tribunale l'ok per cambiare sesso

Una donna imprigionata nel corpo di un uomo. E' questa la "tortura" per la quale M., un ragazzo di 20 anni di Senigallia, ha chiesto al tribunale di Ancona, l'autorizzazione per poter cambiare sesso. |
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di Penelope Pitti
penelope@viveresenigallia.it
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Una storia fatta di sofferenza interiore e di disagio esteriore che dura per M. ormai da dieci, da quando, ancora bambino, ha scoperto di non aver nulla a che fare con le sembianze di un corpo maschile.
Il giudice Lauro Mogetta si è riservato qualche giorno di tempo per decidere e il verdetto potrebbe arrivare nel giro di qualche settimana. La legge infatti prevede che per poter procedere con l'operazione e il cambio dei dati anagrafici occorre l'autorizzazione del Tribunale.
Se il giudice accoglierà la richiesta di M., il giovane potrà sottoporsi ad un costosissimo intervento chirurgico per la rimozione dell'apparato genitale maschile e la sostituzione con quello femminile (circa 30 mila euro) a carico del servizio sanitario nazionale. Ulteriori ritocchi, come la costruzione di un seno artificiale, dovrà invece affrontarli a spese proprie.
M. intanto ha già scelto il suo nome. Se il giudice darà l'ok, il suo nuovo nome a tutti gli effetti sarà Giulia.

Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 30 settembre 2006 - 3926 letture
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