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In Consiglio un ordine del giorno sul consumo di stupefacenti

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1964
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I Consiglieri Comunali Gabriele Cameruccio, Udc, Gabriele Girolimetti, An, Alessandro Cicconi Massi, Fi, Lucio Massacesi, An, Floriano Schiavoni, Fi, Vincenzo Mastrantonio, An, e Fiore Bittoni, Gruppo misto, hanno presentato un ordine del giorno in Consiglio Comunale riguardo al consumo di sostanze stupefacenti.

da Cdl e Gruppo Misto
Considerate le dichiarazioni del Ministro della Salute Livia Turco finalizzate ad aumentare il limite massimo di possesso di cannabis, senza incorrere nell’ipotesi di spaccio:

Auspica che in sintonia con le politiche della Nazioni Unite e dell’Unione Europea il Governo Italiano continui in un approccio al problema della tossicodipendenza fondato sulla prevenzione , il recupero e la repressione dello spaccio:

Prevenzione per illustrare i danni alla salute che ogni droga , pesante o leggera che sia , provoca ai consumatori;

Recupero , valorizzando il ruolo de Servizio pubblico e del Volontariato sociale , in base al principio che ogni soluzione del problema è positiva , compresa la riduzione del danno , se finalizzata al completo reinserimento nella società di chi è vittima delle sostanze , con esclusione di quelle proposte che portano alla cronicizzazione del tossicodipendente come avverrebbe nelle cosiddette “ stanze del buco “ , proposte dal Ministro Ferrero;

Repressione dello spaccio per colpire con decisione i mercanti di morte ;

Valuta positivamente la distinzione che l’attuale legislazione applica tra consumatori , che sono vittime , e spacciatori , limitando ai secondi l’applicazione di sanzioni penali mentre per i primi sono applicabili sanzioni amministrative:

Prende atto con soddisfazione che l’indicazione nelle tabelle allegate alla legge di soglie che discriminano la presunzione di consumo personale da quello di spaccio , ha provocato una netta diminuzione delle denunce penali e degli arresti a carico dei semplici consumatori;

Invita altresì Governo e Parlamento a non modificare l’attuale legislazione , la cosiddetta “ Giovanardi-Fini “ , tantomeno per via amministrativa , prima di un congruo periodo di sperimentazione e verifica dei risultati positivi della sua applicazione