statistiche accessi

x

Tinti: stop alle menzogne

6' di lettura Senigallia 30/11/-0001 -
Sto leggendo con interesse crescente i commenti che vengono sciorinati con una prosopopea allucinante da vari personaggi (ma gira gira sempre gli stessi) su Vivere Senigallia circa la famigerata conferenza stampa dei “4 amici del bar”. Con un po’ di pena leggo in particolare quelli dei cari Smile (= smorfia) ed Epicuro (= filosofo nostrano)... li chiamo così anche perché non hanno la buona creanza di firmarsi, che tranciano giudizi di un sarcasmo inaudito.

da Giovanni Tinti


A questi anonimi dico subito che quando viene meno il rispetto per la persona umana si è sulla via del non ritorno.

Siete talmente gonfi e tronfi delle vostre opinioni che nemmeno una folgorazione sulla via di Damasco potrebbe scuotervi. A voi due in particolare informo che frequento il bar solo per prendere il caffè saltuariamente (forse voi per altro); nonno non lo sono ancora anche se spero non sarà un delitto (sennò dovrò avvisare mia figlia di allontanare il più possibile il lieto evento); golpista nemmeno, anche perché non mi è mai interessato nessun tipo di potere all’interno di partiti o altro; scorretto tanto meno perché ho sempre detto in faccia a chiunque il mio pensiero con educazione e garbo; “inguattato” (come si dice a Roma, vero Anna?) la più grossa bestialità che poteva dire la saccentina Smile.

Ma ora a parte le controbattute che scrivo con sorriso, vorrei, se mi è concesso, allietare Epicuro e chi avrà la pazienza di leggermi, narrando la storia vera di un “irriducibile”, sconosciuta ai più giovani o a chi si interessa poco di politica (cito testualmente da Epicuro 12 Aug. 09:26:35- sa di citazione evangelica).

Il sottoscritto in tempi difficili per la DC., provenendo da esperienze studentesche di estrema sinistra, entra nel partito e si colloca nell’area cosiddetta Zaccagniniana. Non ha mai ricoperto incarichi di partito (non ne ha mai voluti), né incarichi amministrativi di rilievo (sempre perché non ne ha mai voluti e sottolinea mai).Ha sempre combattuto all’interno del partito l’area di destra, a volte con scontri pesanti con amici quali Torregiani ed Albani, ma sempre nella lealtà e nel rispetto della persona, che per me è sacra.

Sono stato semplice consigliere comunale per una legislatura e ½ e non mi sono più presentato nella speranza di ricambi di “prestigio”. Sono stato anche, lo ricordo agli smemorati, insieme a Porcelli e pochi altri, quello che ha creato il comitato Prodi numero 36 e che ha reso possibile la presenza del Professore a Senigallia.

Tutto mentre i cosiddetti giovani guardavano con sorriso di sufficienza e si tenevano a debita distanza. Quando l’effetto Prodi fu dirompente, considerando esaurita la mia azione, mi sono fatto da parte e non ho cavalcato l’onda di quel successo che, guarda caso, è stata poi cavalcata da altri “folgorati” un po’ in ritardo.

Insieme a Porcelli e sempre a pochi altri sono stato comprimario nella svolta senigalliese che portò al governo della città l’alleanza cosiddetta di compromesso-storico. Per molti anni ho seguito le vicende cittadine con un po’ di distacco preso dal mio lavoro e nella certezza che altri meglio di me potevano svolgere il ruolo di rappresentanti dei cittadini. Intanto la DC si frantumava, cambiava più volte nome...; aderivo con simpatia al PP, ma più come spettatore, o meglio supporter esterno, che altro. Finalmente arriva la Margherita.

Attendo perché non capisco bene dove voglia parare. Solo nel 2005 mi iscrivo su sollecitazione di vecchi “nemici” di area e accetto di nuovo per dare il mio contributo con il semplice obiettivo di aiutare un partito, che sentivo più vicino alle mie convinzioni politico-culturali.

Ho l’orgoglio di dire a chi con supponenza sbandiera il 15%ottenuto nelle ultime amministrative, che un tale risultato non si sarebbe potuto raggiungere senza qualche “nonnetto” rimbambito che si è rimboccato le maniche.
Da un anno attendo con pazienza un momento di incontro, di discussione, di confronto politico che reputo normale per la vita di un partito... nulla... il nulla assoluto.

Un assessore si dimette per motivi politici e ancora nulla... A proposito... ma qualcuno di voi ha capito perché si è dimesso Stefanelli? E se è, come dice lui, per motivi politici, non si tratta forse di una gravità che non può che essere solo portata all’assemblea degli iscritti ?O forse il mio concetto di democrazia è così stantio? ...Magari sostituito da un sano “centralismo democratico”? Mha...

Mi spiace Maurizio ma il cervello all'ammasso non l’ho mai portato. Ho sempre pensato in modo libero e senza condizionamenti (o ti stai dimenticando quando votavamo contro certe pratiche pur stando in maggioranza?)... e continuerò a farlo.
E poi Maurizio non ti vergogni nemmeno un pochino nell’essere fiero del sostegno di questi cinque amici di bettola che, da cosa e da come scrivono, sembrano dei beceri parolai del nulla? Comunque, caro Maurizio, la differenza fra me e te, insieme agli anonimi censori, è che io non ho mai bollato nessuno con il marchio dell’infamia a vita.

Se ritengo che Tarcisio e Italo su alcune considerazioni e valutazioni di ordine politico siano condivisibili, io li condivido, e l’ho fatto ben sapendo che mi sarei attirato gli strali di tanti che il cervello ce l’hanno ingabbiato (solo tu mi hai un po’ sorpreso...mha...). Ma non me ne curo e aggiungo a quei “talebani” che parlano di fallo da espulsione che stiano tranquilli, perché se nell’agognata assemblea (sempre se ci sarà) degli scritti della Margherita, capirò che l’aria che tira è di ostracismo, di supponenza, di appiattimento a scelte “superiori”, di settarismo, di sudditanza politica, toglierò le tende, senza aspettare il fischietto del quarto uomo, perché caro amico Maurizio, come te, e forse più di te, mai nulla ho preteso dalla politica e nulla mai pretenderò... e di questo ne vado fiero. Forse qualche cosiddetto giovane o ex-giovane non lo può proprio dire... o mi sbaglio?
Se me ne dovessi andare sarò anch’io libero di sputtanare le persone come fai tu... anche se sai bene che non è mio costume.

Un’ultima cosa mi preme dire ai cari buontemponi anonimi Epicuro, Smile... e compagnia: non permettetevi più di accomunarmi a chicchessia nei vostri sproloqui sui “poteri”, “boss e bossetti” o demenzialità del genere... la vostra arroganza e la vostra supponenza fanno pari con ignoranza e menzogna. Finisce qui la breve storia di un “irriducibile”, che nel suo delirio di onestà intellettuale, ha la ferma certezza di avere un cervello meno vecchio del vostro... voi siete nati già vecchi.

Per ulteriori repliche sono disponibile, con animo assolutamente aperto e trasparente solo con persone vere e non con nickname anonimi e “face to face”...ma forse pretendo troppo da chi, detentore di verità assoluta, giudica e condanna senza appello. Leggetevi qualche passo di Vangelo... chissà, credo ancora ai miracoli...e voi?





Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 16 agosto 2006 - 4576 letture

In questo articolo si parla di maurizio tonini bossi, giovanni tinti





logoEV
logoEV
logoEV