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Rebecchini: verso nuovi turismi

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"Dopo poco più di un anno di impegno e di attività come assessore al turismo, anno segnato da incontri, dall’ascolto attivo delle problematiche presentate dalle forze produttive, da confronti e da esperienze sul campo, sento di voler esporre, quale segno del processo di rinnovamento che sta vivendo la nostra città, le linee guida del lavoro che orienterà le decisioni future".

da Luigi Rebecchini
assessore al turismo
Le scelte operative, infatti, per incidere profondamente sulle pratiche sociali, è necessario che siano dettate da una strategia ampia e definita, tale da rendere manifesta, dopo un’attenta valutazione delle esigenze in atto, la chiara percezione della direzione verso la quale si sta orientando il turismo.

Il mutamento dei tradizionali modelli di comportamento da parte dei fruitori dell’offerta turistica, la crisi del carattere compensativo, imitativo, esecutivo e celebrativo del modo di intendere la vacanza, rendono sempre più necessaria, anche da parte degli operatori (pubblici e privati) di Senigallia - centro che si qualifica sempre più come nodo privilegiato nella rete delle nuove relazioni turistiche - una proposta innovativa intesa non solo come adeguamento delle strutture ricettive (peraltro in atto già da tempo nella nostra città) ma anche come maggiore sensibilità in grado di generare motivazione turistica e di rispondere costruttivamente, attraverso la messa in opera di adeguate strategie comunicative, all’ormai evidente sovvertimento di radicate consuetudini che fino a poco tempo fa non erano che la chiara espressione di comportamenti turistici rigidi e standardizzati.

E’ noto infatti come ci sia bisogno, nella società contemporanea, di una maggiore attenzione a tutti gli aspetti del consumo di viaggi e vacanze, quindi anche e soprattutto a quelli simbolici visto che i consumatori, non più esclusivamente attenti alla soddisfazione del bisogno primario, sono sempre più sensibili alla soddisfazione qualificata dei propri desideri.

Oltre alla necessità di potenziare maggiormente lo sviluppo di reti di interessi, è sempre più forte l’esigenza, di fronte ad una domanda turistica connotata sempre più soggettivamente, di offrire una cultura del servizio che, unita ad una strategia di market creation, sia tale da proporre, in un mercato in cui il valore aggiunto deriva sempre più da elementi immateriali, la creatività e la personalizzazione della struttura e dell’offerta ricettiva, il potenziamento di tutto ciò che è connesso al carattere immaginario della pratica turistica.

Devo dire che nella nostra città già alcune strutture, sia alberghiere sia extra-alberghiere, hanno iniziato a lavorare in modo interessante ed originale in tal senso; parallelamente, la pubblica amministrazione (Comune, Provincia e Regione), nell’atto di promuovere il territorio, sta cercando di agire e lavorare in sinergia con il settore privato affinché il messaggio globale sia coerente, facilmente decodificabile e di sicuro impatto per il destinatario.

La società postindustriale ha prodotto infatti modi alternativi di vivere il tempo libero: il passaggio da una forma monotematica di turismo a forme diverse di turismi portate a sviluppare nuove relazioni sociali e le innovative forme di organizzazione emergenti nelle aree a vocazione turistica hanno reso il sistema turistico sempre più un elemento centrale della struttura e della vita di comunità, una componente diffusa e reticolare della nostra società in cui la pratica connessa alla vacanza penetra nel sociale e all’interno del quale il fruitore, lontano dalla protezione prima garantita dal senso di appartenenza collettiva che spesso connotava l’esperienza del viaggio, manifesta sempre più l’esigenza di qualificarsi come produttore delle proprie scelte, di collocarsi al centro della propria esperienza di mobilità, di essere l’artefice di percorsi inediti che diano valore alle esperienze da compiere e alle relazioni che intende privilegiare.

Il territorio quindi, nel quadro della rinnovata opportunità di protagonismo che sta vivendo, dispone ora di una nuova possibilità espressiva e comunicativa che permette di attivare l’interesse verso molteplicità di luoghi ad esso connessi, verso situazioni ed aspetti che favoriscano la riscoperta del senso delle molteplici identità locali, potenziate e valorizzate necessariamente attraverso gli effetti del processo di globalizzazione in atto.

La regione Marche, il cui territorio, come ben indica il nome al plurale che la denomina, è differenziato e capace di esprimere i tanti volti che la caratterizzano, può proprio rappresentare il contenitore ideale all’interno del quale si rispecchiano e si identificano le realtà periferiche.
Senigallia, in particolare, città del noto fotografo Mario Giacomelli, con la sua spiaggia di velluto, con la Rotonda a mare, città che si configura sempre più come capitale della gastronomia d’eccellenza, città viva culturalmente e dinamica, con un territorio circostante altrettanto denso di tradizioni e di culture, si dimostra capace di soddisfare le più diversificate richieste del turista che, considerato sempre più come un ospite integrato nel territorio, può usufruire dei molteplici luoghi e delle dinamiche sottese ad un uso rinnovato della fruizione dell’offerta turistica.