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Vigilessa in bikini insegue e acciuffa un vucumprà

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Un vucumprà cerca di scappare per la spiaggia e lo insegue gettandosi in acqua in bikini. Protagonista di questo servizio in desabillè è stata una vigilessa: il Capitano Stefania Bedini, capo dell’ufficio Commercio e Contenzioso della Polizia municipale di Senigallia.

di Guido Fabbri
guidofabbri@vsmail.it
Ieri mattina, infatti, la Polizia municipale (in collaborazione con l’Ufficio locale marittimo, la Guardia di Finanza ed il Commissariato di polizia) era impegnata in uno dei tanti controlli sulla spiaggia finalizzato a prevenire e sanzionare il commercio abusivo.

Nel mirino sono finiti i tanti “vu’cumprà” che senza autorizzazione espongono la propria merce, rigorosamente contraffatta, sull’arenile del lungomare Mameli.

Un’operazione praticamente di routine che però si è ben presto distinta da tutte le altre del genere eseguite nel corso dell’estate. Alla vista degli agenti, infatti, uno dei tanti venditori abusivi, cittadino senegalese, si è dato alla fuga scegliendo la via del mare. Avrà forse pensato che nessuno lo avrebbe inseguito a nuoto. Errore. Il Capitano Stefania Bedini non ci ha pensato due volte. Si è tolta i vestiti (non la divisa perché stava lavorando in borghese) ed è rimasta con il classico “due pezzi”.

Con l’aiuto di un bagnino di salvataggio la “vigilessa in bikini” ha raggiunto il fuggitivo senza neanche troppa difficoltà visto che il “vu cumprà” era rallentato nella sua nuotata dal borsone con la merce che non ha abbandonato neanche in quella disperata situazione. Al di là del curioso episodio, va sottolineato come l’intera operazione congiunta tra le diverse forze dell’ordine ha dato risultati non indifferenti visto che la catalogazione di tutta la merce sequestrata è durata diverse ore.

In totale sono stati una decina gli abusivi sanzionati e contro alcuni di essi è anche scattata la denuncia penale per la violazione della legge contro la contraffazione dei prodotti. Quattro dei fermati non erano neanche in regola con il permesso di soggiorno ed è stato notificato loro il decreto di espulsione.