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Accusato di stupro, assolto

1' di lettura Senigallia 30/11/-0001 -
Assolto perché il fatto non sussiste. E’ la sentenza del Tribunale di Ancona che nel giudizio di primo grado ha scagionato Alberto Mazzanti, 39enne dipendente del Comune di Ostra, dalla terribile accusa di violenza sessuale nei confronti di un 35enne oligofrenico, anch’egli dipendente dello stesso Comune.

di Guido Fabbri
guidofabbri@vsmail.it


L’accusa – sostiene l’avvocato Massimo Olivetti che insieme al collega Bruno Brunetti ha difeso in aula l’imputato – si basava soltanto sul racconto della presunta vittima ma non esistevano elementi di fatto che confermassero le circostanze raccontate”.

In attesa delle motivazioni, parrebbe che il tribunale abbia considerato inconsistenti le tesi dell’accusa anche sulla base di una verifica effettuata sui tabulati telefonici del dipendente comunale accusato che renderebbero incompatibile la sua presenza sul luogo dove, secondo la tesi accusatoria, si sarebbe consumata la violenza.

Peraltro, la deposizione della presunta vittima in una delle precedenti udienze, aveva presentato notevoli elementi di lacunosità e di contraddittorietà.

La sua testimonianza era stata inoltre più volte interrotta per le difficoltà nel ricordare e nel descrivere particolari determinanti al fine dell’accertamento dei fatti. In pratica, il rinvio a giudizio del dipendente comunale di Ostra si era basato su quella che gli assistenti sociali che seguono il giovane oligofrenico avevano attestato essere la sua “credibilità”.
Anche alla luce di ciò, l’avvocato Olivetti non esclude prossime azioni atte a difendere la dignità e l’onorabilità di Alberto Mazzanti, “padre di famiglia che – sostiene il legale - dalla vicenda ha subito ingiusti danni sia in campo lavorativo, sia nell’ambito familiare e personale”.





Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 29 giugno 2006 - 2107 letture

In questo articolo si parla di cronaca, guido fabbri





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