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A Senigallia l'associazionismo ha perso di vista il suo vero scopo

2' di lettura Senigallia 30/11/-0001 -
Tutte le attività nel campo del volantariato, della solidarietà stanno via via scemando e oggi si trovano solo nelle classi povere.Ci sono tante organizzazioni religiose che usanto la religione solo come pretesto mentre in realtà perseguono fini personali.

di Abdellah Manyani
mediatore interculturale


In tutti i paesi troviamo che gli immigrati sono coloro che chiedono più aiuto rispetto agli autoctoni.
Anche a Senigallia le associazioni hanno perso di mira il loro scopo che è quello di lavorare non a scopo di lucro ma di aiuto disinteressato come d'altronde è consigliato anche da tutte le religioni.

Perchè il volantariato è sopratutto un lavoro di solidarietà. A Senigallia mi sembra solo il centro sociale Mezza canaja persegue davvero questi scopi nobili. Dopo che Il Mezza canaja si è già distinto per le sue attività di promozione in campo culturale, artistico e sociale adesso ha inaugurato una nuova iniziativa degna di nota ed è quello dell'Ambasciata dei diritti; quest'ultima si doterà di un nuovo ufficcio aperto tre volte la settimana a favore degli immigrati.

Ad occuparsi di questa nova iniziativa ci saranno avvocati e laureati che si sono appositamente formati. Il loro scopo è di fornire aiuto agli immigrati che ne avranno bisogno. L'aiuto sarà sia di tipo legale che di informazioni. Mezza Canaja si è veramente distinta in quanto a manifestazioni e vivacità promozionali; Almeno due volte alla settimana fanno qualche manifestazione. Per questi motivi l'amministrazione comunale devono darle tutto l'aiuto possibile sia in campo economico che di incorragiamento e non solo criticarla nei mezzi di stampa.

Alcuni rappresentanti politici e di altre associazioni dormienti hanno scritto più volte articoli pieni di invidia nei confronti dei compagni del mezza canaja senza motivo ma solo per questioni di bassa politica. Ogni volta che il mnezza canaja fa qualche iniziativa il rancore di questa gente aumenta.

Infine i ragazzi del mezza canaja suitino pure nel loro lavoro nobile e non diano retta alle penne invidiose: penne intrise nel rancore e nel razzismo, come dicono alcuni poeti arabi: Chi non vuol salire le cime rimarrà per l'eternità fra i dossi.





Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 23 giugno 2006 - 2384 letture

In questo articolo si parla di abdellah manyani





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