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Antenna stazione, Amministrazione: bassa l'esposizione della popolazione

2' di lettura Senigallia 30/11/-0001 -
L'Amministrazione Comunale risponde all'interrogazione presentata dai gruppi consiliari della Casa delle Libertà riguardante l’antenna posizionata nei pressi della stazione ferroviaria di Senigallia.

da Simone Ceresoni e Francesco Stefanelli
Assessore all’Ambiente-Assessore all’Urbanistica


In merito all’interrogazione presentata dai gruppi consiliari della Casa delle Libertà a proposito dell’antenna posizionata nei pressi della stazione ferroviaria di Senigallia, va sottolineato con estrema chiarezza che questa, al pari di quella posizionata nei pressi della stazione ferroviaria di Marzocca, è frutto di provvedimenti governativi che hanno avocato al livello centrale ogni determinazione in merito.
Tutto ciò è avvenuto bypassando completamente e a pié pari l’Amministrazione Comunale e i suoi poteri autorizzatori in materia. L’interrogazione andava quindi rivolta al Governo Berlusconi.
I progetti relativi, presentati nell’agosto 2004 da Italfer, furono più volte visionati da questa Ammnistrazione, anche nel corso di incontri bilaterali tesi a valutare le migliori localizzazioni in vista della riduzione dell’impatto estetico e paesaggistico, nonché il contenimento della esposizione della popolazione e dell’ambiente ai campi di elettromagnetismo.
In seguito, purtroppo, due disposti normativi varati dal governo Berlusconi (D. Lgs n° 258/2003 e la Legge Finanziaria 2006) e validi per tutto il territorio nazionale hanno eliminato l’obbligo di presentare per tali impianti la denuncia di inizo attività o altre richieste di autorizzazione, con la conseguente possibilità di procedere direttamente alle installazioni. In pratica, non è più necessario l’avvio di specifici procedimenti amministrativi dal momento che tali opere risultano comprese nelle autorizzazioni a suo tempo rilasciate per la realizzazione del tracciato e dell’opera ferroviaria, al pari di tutti gli impianti di sicurezza e segnalamento ferroviario.
Alla luce di tali disposizioni, Italfer ha considerato superata la proposta avanzata dall’Amministrazione Comunale per l’avvio di una Conferenza dei servizi che risolvesse le questioni di impatto ambientale (paesaggistico e di esposizione), comunicando in data 17 marzo 2006 l’avvio delle procedure di installazione dei due impianti nel mese di aprile, come poi è effettivamente avvenuto.
Dato questo quadro normativo nazionale, diventa estremamente difficile attivarsi per una soluzione della questione.
L’Amministrazione Comunale tenterà comunque di avviare un percorso di dialogo con l’Ente proprietario per contenere quanto più possibile l’impatto paesaggistico e di esposizione della popolazione all’inquinamento elettromagnetico.
Va in ogni caso debitamente ricordato che gli impianti in questione sono finalizzati a potenziare la sicurezza e l’affidabilità della rete ferroviaria italiana, secondo le prescrizioni dell’Unione Europea, e che essi sono riservati all’esclusivo uso del traffico ferroviario, senza alcuna finalità di tipo commerciale: poiché dunque le antenne installate presso le due stazioni locali sono direzionate verso il tracciato della linea ferroviaria, l’esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici risulta in sostanza estremamente ridotta.

   

EV




Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 09 maggio 2006 - 2064 letture

In questo articolo si parla di francesco stefanelli, simone ceresoni, antenne

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