Stroncato da un infarto su un campo di calcio

Dalla gioia per un gol alla morte. Erano passati pochi minuti da quando Jules Gueye, 23enne immigrato senegalese residente a Osimo Stazione aveva portato in vantaggio la propria squadra, la Real Jolie, nel match del torneo aziendale Uisp contro il Chiaravalle. |
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di Guido Fabbri
guidofabbri@vsmail.it
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Era sabato pomeriggio e si giocava sul campo di Borgo Catena, alla periferia di Senigallia. Una corsa per festeggiare, l’abbraccio dei compagni, i complimenti del mister. Nessuno avrebbe detto che quelli sarebbero stati gli ultimi momenti di felicità per quel ragazzo col calcio nel sangue e la capacità di far ridere chiunque con i suoi scherzi, le sue battute ed il suo italiano stentato.
Jules Gueye, dieci minuti dopo aver segnato quel gol si è accasciato sul campo mentre rincorreva un pallone. Morto, stroncato da un arresto cardiaco. Un medico che stava assistendo alla partita ha tentato d’intervenire. Nulla da fare. Jules era già morto.
Il ragazzo viveva con la sua famiglia immigrata dal Senegal a Osimo e tutti i sabati prendeva il treno per raggiungere Senigallia e giocare con la Real Jolie nel torneo aziendale Uisp. Proprio nella Real Jolie, squadra in cui militano molti immigrati africani, giocava anche Desmond, un giovane nigeriano anch’egli morto su un campo di calcio tre anni fa nelle stesse circostanze.
Due mesi fa Jules Gueye aveva regolarmente sostenuto la visita medica per l’idoneità all’attività sportiva richiesta dalla Uisp per autorizzare il tesseramento dei calciatori. Si era sottoposto anche all’elettrocardiogramma sotto sforzo. Tutto sembrava a posto ed i medici avevano rilasciato la regolare certificazione.

Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 03 aprile 2006 - 2752 letture
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