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Le politiche energetiche della Provincia protagoniste a Senigallia e Firenze

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Sarà l’Assessore all’Ambiente della Provincia di Ancona, Patrizia Casagrande ad illustrare il lavoro della Provincia di Ancona sui temi del buon uso dell’energia.
Infatti, l’Assessore Casagrande parteciperà venerdì, 31 marzo al convegno di Senigallia “NewEnergy”, mentre sabato interverrà all’incontro sulle politiche energetiche sostenibili in programma a Firenze, all’interno della manifestazione TerraFutura. Patrizia Casagrande farà il punto sull’esperienza della Provincia di Ancona.

dalla Provincia di Ancona
www.provincia.ancona.it
Le buone pratiche in materia di energia hanno una storia ormai sedimentata nel lavoro della nostra Provincia – ha detto l’Assessore Casagrande – un lavoro iniziato con il processo di Agenda 21 che parte, appunto, dalla necessità di salvaguardare le risorse attuali per le generazioni future. E si tratta di un impegno che riguarda l’intera classe di governo in questo momento storico”.

L’Assessorato all’Ambiente, in proposito, si è dotato di due strumenti strategici: il Piano di Azione Locale (PAL) e l’Agenzia per il Risparmio energetico (ARE). Il PAL costituisce la seconda fase del processo di Agenda 21. Redatto sulla base delle soluzioni emerse nei Forum civici rapportate agli indicatori di sostenibilità ambientale definiti dal Rapporto sullo stato dell’ambiente, il PAL sarà il fondamentale punto di riferimento della politica ecologica della Provincia nelle scelte programmatiche del prossimo futuro.

L’ARE, invece, realizza, informa e promuove le iniziative in tema di corretto uso dell’energia nel territorio della Provincia, realizzando progetti, fornendo consulenze e attraverso iniziative di educazione ambientale nelle scuole.

Da qui il nostro lavoro – dice ancora Patrizia Casagrande - per dare un forte impulso allo sviluppo di energie e fonti rinnovabili perché è forte la convinzione che le tematiche del risparmio energetico e dell’uso di energie da fonti rinnovabili si affermino a partire da esperienze locali e dal rapporto con i cittadini. La realizzazione di modelli alternativi passa, infatti, attraverso la diffusione di comportamenti e di tecnologie: basti pensare, ad esempio, all’acquisto di elettrodomestici ad alto risparmio energetico oppure alle tecniche di bioedilizia”.