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Cede il terreno e un operaio muore sepolto sotto 4 metri di terra
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Sepolto sotto quattro metri di terra. Una morte orribile quella di Mauro Leoni, 31enne residente ad Ostra, operaio della ditta “Graziano Belogi” di Ripe impegnata nei lavori di scavo per il nuovo sistema fognario nella frazione ostrense di Pianello. |
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di Guido Fabbri
guidofabbri@vsmail.it
Erano da poco passate le 14 di ieri quando il giovane operaio si trovava all’interno del solco, profondo circa 4 metri, nel quale dovevano essere poste le nuove tubature. guidofabbri@vsmail.it
All’improvviso le pareti della buca hanno ceduto irrimediabilmente e Mauro Leoni è stato travolto dalla massa di terra, rimanendo sepolto per lunghi interminabili minuti.
“Quando ho visto la terra muoversi gli ho urlato di scappare – racconta un collega di Leoni - Lui ha provato ad uscire di scatto, ma non c’è stato nulla da fare”.
A quel punto gli altri operai si sono precipitati a scavare con le mani nude e con tutti i mezzi che avevano a disposizione.
Uno di loro, Serafino Rossi, è addirittura svenuto in quegli attimi di terrore e concitazione ed è stato successivamente condotto in ospedale in stato di forte choc.
“Siamo riusciti a far affiorare da sotto terra la testa di Mauro – continua nel proprio racconto il suo collega – ma purtroppo credo che fosse già morto.
Mi sembrava che non respirasse già più”.
Il corpo dello sfortunato operaio è stato estratto dalla buca invasa dalla terra grazie all’opera dei Vigili del Fuoco di Senigallia.
I medici del 118 giunti sul posto, anche a bordo dell’eliambulanza levatasi in volo da Torrette, hanno tentato il tutto per tutto per salvare la vita al giovane ma ogni loro sforzo si è rivelato inutile.
Sul posto si sono portati anche i carabinieri della stazione di Ostra e gli ispettori del lavoro della Asur che dovranno accertare che tutte le norme sulla sicurezza del lavoro siano state rispettate.
Le pareti laterali del solco erano protette da tavole di legno che evidentemente non hanno retto alla pressione del terreno.







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