SEI IN > VIVERE SENIGALLIA >
Una proposta alternativa d'integrazione
4' di lettura
2213


Sappiamo che la critica che generalmente ci viene fatta ogni volta che contestiamo qualcosa è: “potreste avere anche ragione, ma poi, di concreto, non proponente mai nulla”, oppure, “non sapete far altro che criticare, senza essere mai propositivi”. Anche le nostre critiche verso il progetto varato dalla giunta comunale, denominato “Legalità ed integrazione nel rione porto”, hanno spesso trovato queste risposte. |
![]() |
dal Mezza Canaja
xoomer.virgilio.it/mezzacanaja
A smentita di questo banale e semplificatorio luogo comune, ecco una proposta alternativa d’integrazione, che va oltre il caso specifico di Via Carducci.xoomer.virgilio.it/mezzacanaja
Proponiamo di creare un tavolo della società civile che metta insieme a discutere i partiti, le associazioni di volontariato, gli operatori e mediatori sociali, i sindacati, le organizzazioni dei migranti, i collettivi studenteschi, noi, e soprattutto i singoli cittadini italiani e stranieri per poter scrivere insieme un progetto alternativo a quello voluto dalla giunta comunale.
Un progetto che parli del quartiere porto, ma che sia anche capace di guardare oltre. Un progetto che come primo obiettivo abbia la messa in campo di strutture che permettano la conoscenza e lo scambio di culture. Un progetto che vada a parlare dei problemi della casa e del lavoro, problemi che coinvolgono, drammaticamente, sia gli stranieri che gl’italiani. Un progetto che veda l’integrazione non come l’imposizione di una cultura sull’altra, ma come un reciproco scambio, una reciproca tolleranza ed un reciproco rispetto. Un progetto fondato sull’affermazione della diversità come ricchezza e non sull’uguaglianza come atto, forse involontario, di sopraffazione. Il tipico discorso “la mia cultura è più civile della tua quindi o ti adegui o te ne vai” non è accettabile, non solo su d’un piano etico-morale, ma soprattutto perché non fa altro che fomentare tensioni che generano diffidenza che a sua volta genera insicurezza e paura tra i cittadini, tutti i cittadini. Un progetto che quindi vada a riscrivere, insieme, le regole della convivenza civile nella nostra città. Un progetto che poi dovrà essere presentato alla giunta chiedendo che s’impegni per la sua attuazione, stanziandone fondi e risorse.
Lo sappiamo, non sarà facile, non sarà breve e tanto meno privo di contraddizioni e conflitti, ma è fattibile, realizzabile – se vi è voglia e disponibilità - ed è anche, a nostro modesto parere, l’unica strada, in salita, per una vera integrazione che miri a “diminuire la percezione d’insicurezza dei cittadini”.
Nell’immediato, invece, miriamo a rendere attiva entro giugno, dentro il Mezza Canaja, un’ambasciata dei diritti. Cos’è?
L’ambasciata è una realtà che già è presente in Ancona ed a Macerata e che presto aprirà anche a Jesi. L’Ambasciata dei Diritti è un luogo dove trovano cittadinanza diritti e bisogni che, quotidianamente vengono negati: il diritto d’ogni persona, di qualunque provenienza geografica o sociale, di vedere rispettata la propria dignità d’essere umano, il diritto alla casa e all’abitare, il diritto alla libera circolazione, il diritto al reddito di cittadinanza. E’ un luogo in cui potranno trovare voce tutti quegli “invisibili” che vivono nei quartieri delle nostre città, per resistere alla violazione quotidiana dei diritti fondamentali e per trovare insieme i percorsi per conquistarne ed affermarne di nuovi.
L’Ambasciata dei Diritti si struttura, tra le altre cose, in sportelli d’informazione, consulenza e assistenza sulle seguenti questioni: 1) MIGRANTI: tutti i cittadini stranieri potranno rivolgersi allo sportello per avere informazioni e consulenze legali riguardanti le procedure d’ingresso e soggiorno, ricongiungimenti, richieste d’Asilo, procedure relative alle attività lavorative e sportive, ecc.. Saranno fornite, inoltre, informazioni di orientamento per l’assistenza sanitaria. Le consulenze legali e le informazioni saranno garantite a tutti i migranti, compresi coloro che non sono in regola con i documenti, in forma gratuita. 2) LAVORO-REDDITO: informazioni e consulenza legale saranno fornite gratuitamente su tutti quelli che si possono definire lavori tradizionali, ma soprattutto sui nuovi contratti di lavoro, sui lavori atipici, interinali, co.co.pro., ecc.. 3) CASA: migranti, anziani, sfrattati, giovani coppie.... un’infinità di soggetti lottano tutti i giorni per avere una casa dove poter vivere dignitosamente. Allo sportello si può avere una consulenza adeguata per ogni tipo di problema.

SHORT LINK:
https://vivere.me/eigE