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Ex Sacelit: no ad allarmismi infondati

2' di lettura Senigallia 30/11/-0001 -
Chiamato in causa dal Signor Marco Marchetti nell’articolo oggi apparso sul vostro giornale, unitamente al presidente della società“Vecchia Darsena S.r.l.” Sandro Barbadoro, mi vedo costretto a nome della mia cliente a precisare:

da Avv. Gianni Bedetta e Avv. Gianluca Monterisi


1)come già detto più volte, alla Sacelit la rimozione del materiale sovrasuolo contenente amianto è terminata per tutte quelle parti per le quali è stata avviata la demolizione;
2)le tettoie che si vedono dalla finestra dell’abitazione del sig. Marchetti, poste a confine del muro che separa la proprietà “ex Sacelit” verso il lungomare Mameli, fanno parte dell’edificio locale officina, per il quale non è stata avviata alcuna demolizione;
3)Solo ad avvenuta rimozione di dette tettoie in eternit (peraltro già incapsulate) sarà avviata la demolizione dell’edificio locale officina;
4)Riguardo al fatto che la famiglia del signor Marchetti sia “murata in casa da mesi per paura dell’amianto” si vuole soltanto precisare che dal 2001 e fino a tutt’oggi vengono effettuati monitoraggi ambientali ai sensi del D.M. 6/09/04 a carico delle aree potenzialmente interessate da ricadute di fibre aerodisperse (regolarmente trasmessi agli organi competenti) che hanno sempre evidenziato una situazione in linea con la normativa e pienamente sotto controllo;
5)si ritiene che quanto affermato dal Signor Marchetti e la sua comprensibile preoccupazione, siano conseguenza del prodigasi da parte di alcuni personaggi che divulgano notizie false tendenti a creare allarme nella popolazione, paventando pericoli inesistenti;
6)Tengo pertanto a ribadire, l’assoluta veridicità di quanto già affermato dal presidente della società “Vecchia Darsena S.r.l.” Sandro Barbadoro e dal sottoscritto legale dalla stessa incaricato: alla ex Sacelit, allo stato, sono in corso soltanto demolizioni di manufatti privi di amianto, tutti i lavori riguardanti la bonifica sovrasuolo e le demolizioni sono assolutamente sotto controllo, costantemente monitorati ed oggetto di continue visite, ispezioni e verifiche da parte degli Enti preposti;

Da ultimo occorre che il signor Marco Marchetti così come ogni altro la cui proprietà sia prossima alle aree Sacelit-Italcementi, ferma restando la giusta vigilanza sulla conformità a legge dell’operazione di bonifica, si interroghi sull’opportunità che tali aree vengano appunto bonificate, eliminando il pericolo insito nella loro permanenza, che si è protratta per decenni senza che nessuno parlasse.
Soprattutto si interroghino sulla opportunità che le aree Sacelit-Italcementi vengano al più presto urbanisticamente riqualificate, per la indubbia rivalutazione di cui beneficeranno proprio le attività e le proprietà viciniori. Per concludere: sì ad una corretta attenzione, no ad allarmismi infondati ed oltretutto controproducenti per chi rischia di fomentarli.

   

EV




Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 24 marzo 2006 - 2126 letture

In questo articolo si parla di ex sacelit

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