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Attese al Pronto Soccorso, più pazienza ma anche più informazione
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L'episodio verificatosi la scorsa settimana, quando uno dei pazienti in fila al Pronto Soccorso dell'ospedale di Senigallia, estenuato dalla attesa ha perso il controllo e ha dato in escandescenza costringendo i sanitari a chiedere l'intervento dei Carabinieri, ripropone con forza il problema dei rapporti tra pazienti e operatori sanitari. |
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di Penelope Pitti
penelope@viveresenigallia.it
Premettendo che il caso della scorsa settimana vede nel torto il paziente che, non essendo un codice prioritario, non doveva comunque ricorrere a modi poco consoni per il luogo in cui si trovava, quello delle attese al Pronto Soccorso resta uno dei nodi irrisolti della sanità senigalliese.penelope@viveresenigallia.it
Una combinazione di fattori a volte contriubuisce a provocare intasamenti e lunghe attese. Al personale, spesso esiguo, si aggiungono quanti ricorrono alle cure del pronto soccorso anche se non urgenti, cercando di evitare così il passaggio tramite il centro di prenotazione.
Più correttezza da parte dei pazienti e più disponibilità al dialogo da parte del personale sanitario sarebbero un ottimo compromesso. "Bisogna che pazienti e personale medico si vengano incontro -auspica Umberto Solazzi, presidente del Tribunale del Malato-Per quanto riguarda i sanitari, bisogna tenere presente che ha volte sono costretti a ingenti carichi di lavoro perchè il personale è spesso esiguo, ma è anche vero che spesso manca la comunciazione. Spendere una parola in più con i pazienti spesso basterebbe a tranquillizzarli".
Anche chi ricorre alle cure del pronto soccorso, però, non deve abusarne, provocando inutili intasamenti.
"A volte capita che per non andare dal medico di famiglia o pur di non passare tramite il centro di prenotazione, i pazienti vanno al pronto soccorso per prestazioni che invece possono essere soddisfatte dal medico di base -aggiunge Solazzi- tanto più che bisogna sapere che per qualunque prestazione che non riguardi un trauma, bisogna pagare anche al pronto soccorso. Occorre un po' di buon senso in più, sia da parte dei sanitari che dei pazienti".

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