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Resta in carcere il marocchino accusato di violenza sessuale alla stazione

1' di lettura Senigallia 30/11/-0001 -
Resterà in carcere Chebel M'Hamed, il marocchino accusaro di aver violentato insieme ad altri due connazionali, il giovane senigalliese di 23 anni alla stazione lo scorso 3 maggio.



Il Tribunale di Ancona ha infatti respinto la richiesta di scarcerazione avanzata dei legali dell'extracomunitario in favore degli arresti domiciliari.

Il maghrebino, che è stato riconosciuto dalla vittima nel corso di un confronto all'americana, resterà nel carcere di Villa Fastiggi.

L'uomo, insieme ad altri due magrhebini, è accusato di far parte della "banda della stazione" che tra maggio e giugno scorso è entrata in azione ben quattro volte tra il lungomare di Marotta e la stazione di Senigallia, dove si è verificato anche lo stupro del giovane senigalliese.

Minacciato con un coltello, il giovane è stato violentato dai due marocchini nel bagno della stazione mentre un terzo, al momento non ancora identificato, sorvegliava dall'esterno.

   

EV




Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 24 febbraio 2006 - 1708 letture

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