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Paradisi chiede un'ordinanza per la tutela dei cittadini affetti da favismo

2' di lettura Senigallia 30/11/-0001 -
Il consigliere comunale Roberto Paradisi chiede alla giunta comunale di emettere un'ordinanza per la tutela dei cittadini affetti da favismo.

da Roberto Paradisi


Il consiglio comunale
Premesso che

Lo scorso 5 agosto due cittadini senigalliesi hanno presentato una istanza finalizzata a chiedere l’estensione dell’ordinanza 796/2004 relativa alla vendita di piselli e fave fresche;
Infatti, sia la signora istante che il figlio minore, soffrono, come altri concittadini, di una particolare e pericolosa malattia mediterranea: il favismo. Detta malattia ingenera nei soggetti a rischio che vengano a contatto ravvicinato con fave e piselli o con il loro polline una crisi emolitica con possibili conseguenze anche mortali;
Per scongiurare le conseguenze anche letali di tale malattia, è necessario che le pubbliche amministrazioni prendano determinati provvedimenti di natura preventiva;
Da qui la richiesta dei suddetti concittadini, reiterata in data 10 dicembre 2005, di emettere una ordinanza comunale che consenta agli esercenti la vendita al minuto e all’ingrosso di fave e piselli purché detti legumi siano preconfezionati in sacchetti sigillati dando corretta pubblicità alla vendita con appositi cartelli ben visibili per gli utenti dei mercati, dei negozi e dei centri commerciali. Allo stesso modo, i due cittadini senigalliesi avevano chiesto di rendere obbligatorio anche per i ristoratori l’avviso della preparazione di piatti a base di detti legumi. Infine, era stata avanzata la richiesta di estendere gli effetti di tale ordinanza (divieto di coltivazione di fave e piselli) nel raggio di 300 metri dall’area ospedaliera. Accorgimenti peraltro di semplicissima realizzazione;

Considerato che

Diversi comuni italiani (Chioggia e Avellino solo per citarne alcuni di cui si allegano le relative ordinanze), per tutelare la salute delle persone esposte al rischio di irrimediabili conseguenze, hanno disposto il divieto di vendita di fave e piselli senza le avvertenze e le precauzioni sopra indicate incaricando la polizia municipale di verificare e controllare il rispetto delle suddette prescrizioni;

Impegna la giunta comunale

A tutelare la salute dei suoi cittadini emettendo una ordinanza dello stesso tenore – ad esempio - di quella emessa dal Comune di Chioggia nel rispetto dei principi del nostro ordinamento giuridico e della stessa Carta Costituzionale che impone anche agli enti locali la tutela primaria della salute dei cittadini.

   

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Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 23 febbraio 2006 - 2767 letture

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