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ostra: Una riorganizzazione funzionale ed incisiva

2' di lettura 30/11/-0001 -
C’è tanto di messaggio mediatico che viene da lontano nei rilievi mossi dal Capogruppo della Lista di minoranza “Progetto Ostra” ai cosiddetti “esborsi inutili” per la ristrutturazione di alcuni locali comunali che in qualche modo si connettono alla riorganizzazione del personale a cui ha messo mano l’Amministrazione Comunale.

da Lorenzo Cioccolanti
Sindaco del Comune di Ostra


Va di moda accusare di sprechi indistintamente tutti, anche i Comuni di modeste dimensioni, che forse di sprechi non ne hanno mai fatti (anzi, di questi tempi devono lesinare anche l’impossibile) dato che, secondo una strategia imperante, l’attacco ai piccoli è più agevole e serve da alibi alle responsabilità dei grandi.

Il Comune di Ostra negli ultimi tempi ha realizzato a più riprese interventi ristrutturativi del palazzo municipale, per garantire la conservazione di un patrimonio architettonico particolarmente prestigioso che necessita anche di altre opere manutentive, e nell’ultimo periodo ha restituito decoro e funzionalità ad alcuni locali del primo piano già utilizzati come uffici, seppure in condizioni ambientali precarie.

L’utilizzo di quegli ambienti risponde ad un più agevole accesso ai cittadini e consente di razionalizzare progressivamente la collocazione del personale finora costretto ad operare talvolta in compresenza o in spazi inadeguati.

La ricollocazione degli uffici, pur importante in termini di funzionalità, è comunque un aspetto marginale nel complesso progetto di riorganizzazione interno, che muove invece dalla necessità di riconsiderare funzioni che nel tempo si sono modificate, sono passate ad altri soggetti o sono state attribuite ex-novo ai Comuni.

La necessità di procedere in tal senso era chiaramente esplicitata in campagna elettorale, e quindi portata a conoscenza dei cittadini; l’attuazione ha trovato concorde tutta l’Amministrazione e non attiene a prese di posizione di singoli membri della Giunta, bensì scaturisce dalla volontà di dare più adeguata e diretta risposta alle richieste della popolazione.

Il riordino organizzativo, che prevede sempre il Segretario nella funzione di Direttore Generale a presiedere la macchina amministrativa, non si limita alla riduzione di un settore, ma prende in considerazione diverse figure interne a sostegno di compiti a cui l’Amministrazione vuole dare più incisività o razionalità operativa. Ne sono esplicita dimostrazione l’istituzione di uno Sportello al Cittadino, per rendere più diretto l’accesso all’utente, l’attivazione del protocollo informatico, l’individuazione di uno sportello che aggreghi tutte le attività economiche-produttive e la redistribuzione di altri compiti e finzioni.

In questo modo si è concretamente operato nel segno dell’economicità, efficacia e funzionalità, senza indulgere a protagonismi amministrativi per i quali non si ha la vocazione.

   

EV




Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 17 febbraio 2006 - 1653 letture

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