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La legalità di stampo razzista

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Il 12 di questo mese c’è stato una manifestazione in Via Carducci cui hanno preso parte gli italiani e gli stranieri che sono contrari al Progetto Integrazione e Legalità nel Rione porto che è stato approvato da una giunta del comune.

da Manyani Abdellah
Questo progetto riguarda l’integrazione solo nel titolo e prevede una spesa di 174000 euro per soddisfare le richieste di alcuni abitanti di Via Carducci e Maniani contro gli stranieri in generale senza indicare le persone che avrebbero commesso degli illeciti o si sarebbero comportati in maniera poco decorosa.
Le giovani e i giovani del Mezza Canaja che hanno fatto questa manifestazione per spiegare al Sindaco, alla giunta che hanno approvato questo progetto e ai residenti firmatari delle suddette lamentele che non bisogna proseguire con questo progetto che disattende i diritti fondamentali dell’uomo sotto la parvenza dell’integrazione, dopo aver atteso a lungo una qualche risposta da parte dei due consiglieri aggiunti del comune di Senigallia ma purtroppo questi due consiglieri sono interessati solo al loro tornaconto personale e sembra non sappiano nulla di questo progetto. Se i due consiglieri aggiunti avessero avuto una minima dimestichezza col linguaggio della responsabilità avrebbero dovuto stilare un comunicato in cui si dissociavano dal Progetto.
Avrebbero altresì dovuto in nome degli stranieri organizzare una manifestazione contro tale progetto magari con l’aiuto dei partiti, le associazioni e dei centri sociali simpatizzanti con la causa degli immigrati come Mezza Canaja e anche, perché no, dare le loro dimissioni come segno di protesta contro tale progetto.
All’inizio del suo intervento il compagno Nicola Manceni ha riproposto la contrarietà a questo progetto giacché tale progetto, è fondamentalmente razzista.
Pure il consigliere Roberto Mancini del comune di Senigallia ha riferito che praticamente il progetto è stato approvato quasi a loro insaputa da una giunta del comune.
Nell’intervento di uno straniero che è di nazionalità marocchina: “ questa progetto viola i principi dell’organizzazione internazionale per i diritti umani che pure l’Italia ha sottoscritto. Questo progetto fa discriminazione fra italiani e stranieri mentre il diritto italiano mette sullo stesso livello italiani e stranieri.” Nel suo intervento un abitante del quartiere di religione ebraica ha assicurato che non ha mai visto qualcuno degli immigrati commettere qualcuna delle tante nefandezze incluse nell’analisi sociologica del progetto e che questo progetto è ingiusto nei confronti degli stranieri.
La manifestazione ha visto partecipi parecchia gente fra cui anche un gruppo di stranieri e un nutrito gruppi di giornalisti.
Colgo l'occasione per ringraziare il giornale Viveresenigallia che ha dato grande importanza a questa manifestazione il giorno 13-12-2006 durante la quale si è proceduto all’inaugurazione di Via Carducci da parte di uno straniero che è marocchino e da parte di un italiano che abita in via Carducci e quest’inaugurazione si è svolta all’impronta del perdono, della pace e dell’integrazione e non del razzismo e del controllo ad oltranza.
Questo progetto non ha niente a che vedere con l’integrazione e se la giunta che lo ha approvato intende apportare le dovute correzioni, allora questi soldi vanno spesi per un grande centro in cui italiani e stranieri insieme lavorino insieme per la formazione culturale, sportiva, artistica e sociale; soprattutto se si considera che molti stranieri hanno problemi di casa perché il comune non mette a disposizione tutte le camere disponibili del centro di accoglienza a favore di chi ne avesse bisogno.