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Foro Annonario, Mancini: "Una piazza semivuota è poco attraente"

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Mancini: "Il Foro Annonario ha tutte le carte in regola per qualificarsi come spazio commerciale centrale, tuttavia sono necessarie alcune scelte che sostengano ulteriormente il suo rilancio."

da Roberto Mancini
Consigliere Comunale ind. Rifondazione Comunista
Non avendo partecipato alla seduta odierna (mercoledì 8 febbraio) della 3^ Commissione per improrogabili impegni scolastici, vorrei esprimere quanto avevo intenzione di sostenere in Commissione.
Il Foro Annonario, tanto più dopo la sua ristrutturazione e l'avvio del progetto del "Mercato del Foro", ha tutte le carte in regola per qualificarsi come spazio commerciale centrale al quale è collegata la conferma dell'identità del centro storico cittadino. Tuttavia, sarebbero necessarie alcune scelte che sostengano ulteriormente il suo rilancio.
Ad esempio, si dovrebbe consentire che la piazza venga vissuta più intensamente, soprattutto il giovedì e il sabato e nei mesi estivi, con la presenza aggiuntiva di banchi di vendita di altri produttori che potrebbero essere invitati e coinvolti attraverso la partecipazione delle associazioni di categoria degli agricoltori oppure, in subordine, accogliendo altri genere merceologici, anche non alimentari. La questione è che una piazza semivuota rischia di essere poco attraente dal punto di vista dei cittadini consumatori.
C'è poi la questione dei parcheggi, già scarsi, che nei giorni di maggiore affluenza di pubblico, il giovedi e il sabato, si riducono ancora di più perchè occupati da automezzi di ambulanti che, invece, andrebbero collocati nella prima fascia del Foro, a cui oggi erroneamente è precluso l'accesso dalla presenza di vasi.
Mi sembra, infatti, discutibile una concezione del restauro che escluda la piena fruizione del bene che è stato restaurato.
Inoltre, sempre per ampliare lo spazio destinato a parcheggio, si potrebbe mettere a disposizione nei mesi non estivi la superficie della pista ciclabile, assai poco usata in quel periodo dell'anno, una scelta che non metterebbe in discussione equilibri più generali e che potrebbe rivelarsi efficace per sostenere l'economia del Foro.