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L'opposizione: ''Caso ex Gil: ecco la verità''

5' di lettura Senigallia 30/11/-0001 -
Paradisi: "In cantiere operava illegalmente un ditta non autorizzata e la Giunta sapeva".

da Roberto Paradisi, Vincenzo Savini,
Gabriele Girolimetti, Lucio Massacesi,
Vincenzo Mastrantonio, Alessandro Cicconi Massi,
Floriano Schiavoni, Gabriele Cameruccio

consiglieri comunali


La querelle scoppiata sul caso ex Gil è una brutta pagina amministrativa.
L’altra sera, in consiglio comunale, tra l’imbarazzo evidente della Giunta, abbiamo rivelato come stanno esattamente le cose.
Dall’interrogazione che abbiamo presentato (imbarazzatissima e lacunosa la risposta di Mangialardi) emerge il quadro chiarissimo e grave della situazione: la ditta Sacramati, dopo aver vinto la gara di appalto, ha sub-appaltato illecitamente i lavori alla ditta Bioair di Santa Maria degli Angeli.
Questa situazione di illegalità (il sub-appalto, in determinate condizioni, è tassativamente vietato e costituisce reato) era perfettamente conosciuta sia dall’Amministrazione comunale sia dal dirigente del settore Roccato.
Negarlo equivarrebbe a mentire spudoratamente. Roccato e la Giunta sapevano almeno (ma anche da molo prima) dal marzo 2005 che, in cantiere, operava illegittimamente in sub-appalto un’altra ditta. Dunque l’Amministrazione comunale, allora e non oggi, avrebbe dovuto cacciare la ditta Sacramati come lo stesso capitolato speciale di appalto prevede. Fonti interne al Comune ci hanno assicurato che la situazione di crisi (rivendicazioni economiche e bracci di ferro) si protrae ormai da tempo, nonostante tutte le bugie raccontate fino ad ora.
Pretendiamo adesso esaurienti risposte da parte dell’Amministrazione comunale avendo chiesto il consigliere Paradisi di ricevere anche una risposta scritta di fronte alle gravissime questioni sollevate che dimostrano come, nell’ambito dei lavori pubblici, vi è assoluta necessità di maggiore trasparenza e serietà.

Il testo integrale dell’interrogazione presentata mercoledì sera in consiglio comunale

I sottoscritti consiglieri comunali Roberto Paradisi, Vincenzo Savini, Gabriele Girolimetti, Lucio Massacesi, Vincenzo Mastrantonio, Alessandro Cicconi Massi, Floriano Schiavoni, Gabriele Cameruccio,
premesso che
Secondo la documentazione ufficiale fornita ai membri della Commissione urbanistica e lavori pubblici, i lavori riguardanti la ristrutturazione del palazzo della Gioventù Italiana del Littorio (importo complessivo di oltre 3 milioni di euro), avrebbero, al momento, una percentuale di avanzamento pari al 40%;
Stando alle previsioni dell’ing. Roccato, dirigente del settore lavori pubblici e responsabile del procedimento, i lavori dovrebbero terminare entro il 30 aprile del 2006;
considerato che
Da un semplice controllo risulta che i lavori in oggetto da qualche settimana sono praticamente fermi con la presenza di appena qualche unità lavorativa in cantiere.
Peraltro il procedimento riguardante il cantiere ex Gil risulta gravemente viziato e, a quanto è dato sapere, si profilano scenari di contenziosi milionari con le ditte che vi hanno lavorato fino ad oggi e si profilano ritardi consistenti;
Sembra incredibile peraltro che questa Amministrazione finga che non sia mai stata pronunciata la recentissima sentenza del Tar regionale (sentenza 938 del 2005) che ha accolto il ricorso della impresa Vittore s.r.l. che aveva impugnato il provvedimento di esclusione dalla procedura di gara per l’affidamento dei lavori alla ex Gil;
Con tale sentenza, il Tar ha annullato tutti gli atti conseguenti a quella gara, ivi compreso il contratto di affidamento lavori alla ditta Costruzioni Sacramati s.p.a (la ditta che, fino a qualche giorno fa, ha lavorato in cantiere);
Sembra altrettanto incredibile che, nonostante la sentenza del Tar pubblicata il 1 agosto 2005, fino a qualche settimana fa i lavori sono proseguiti normalmente per poi ridursi drasticamente a una presenza irrisoria di personale nel cantiere;
A margine di tali considerazioni, per cui l’Amministrazione dovrà fornire ampi chiarimenti, vi è un’altra situazione che suscita dubbi e fortissime perplessità: risulta infatti allo scrivente che la ditta Sacramati s.p.a., vincitrice della gara di affidamento (ora annullata dal Tar), abbia, all’inizio dei lavori, sub-appaltato ad altra ditta l’esecuzione stessa dei lavori. Per la precisione, i lavori furono sub-appaltati alla ditta Bioair s.r.l. di Santa Maria degli Angeli;
E’ noto che, le normative vigenti che regolamentano il settore dei lavori pubblici vietano tassativamente il sub-appalto per le opere strutturali. Non solo. Lo stesso capitolato speciale d’appalto intercorrente tra Comune di Senigallia e Sacramati s.p.a., a quanto ci risulta, vietava espressamente la cessione anche parziale del contratto;
L’Amministrazione comunale e il responsabile del procedimento conoscevano la situazione che si era venuta a creare in cantiere essendo perfettamente a conoscenza del contratto di sub-appalto intercorrente tra la ditta Sacramati e la ditta Bioair;
premesso tutto ciò
interroghiamo la s.v.
per sapere
Per quale motivo questa Amministrazione comunale, pur sapendo dell’esistenza del contratto di sub-appalto intercorrente tra Sacramati e Bioair non ha provveduto a risolvere il contratto con la ditta incaricata ed assumere tutti i provvedimenti del caso;
Per quale motivo si è deciso di tollerare tale situazione di assoluta irregolarità in cantiere;
Per quale motivo, si indica la data del 30 aprile p.v. quale data ultimazione lavori quando attualmente i lavori sono praticamente fermi;
Per quale motivo, nonostante la sentenza del Tar, i lavori sono comunque proseguiti normalmente fino a qualche settimana fa;
Quali sono attualmente i rapporti in essere tra la ditta Sacramati e l’Amministrazione comunale di Senigallia.





Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 16 dicembre 2005 - 2324 letture

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