Venerdì house al Mamamia con Alex Neri

Ritorna la grande musica house in regione con il nuovo appuntamento FIGHT THE LIGHT! |
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da Mamamia Alternative Music Club
Quasi tutti i venerdì di dicembre, infatti il Mamamia di Senigallia sarà teatro del venerdì più potente del centro Italia, l’unico con tutti i più importanti djs house in assoluto.
Le serate FIGHT THE LIGHT, nate dalla collaborazione tra il locale di tendenza “culto” in Italia, il Cocoricò di Riccione e il Mamamia di Senigallia, stanno già sconvolgendo il grande popolo della notte. Dopo la grande inaugurazione del 02 dicembre, quando l’americano Tom Stephan dj ha mandato in delirio il grande pubblico del Mamamia, sta già suscitando grande interesse del pubblico amante del genere l’arrivo di un altro impedibile “big” della consolle, ovvero DJ ALEX NERI.
Alex Neri è uno dei dj underground più all’avanguardia, i suoi d-set sono dei veri e propri spettacoli con piacevoli contaminazioni funky e soul. Alex Neri, resident del celebre "Sabato del Tenax", un maestro della consolle che ha reso la serata del Nobody’s Perfect un evento di eccezionale attrazione nel panorama internazionale dei Club.
In poco più di due anni, grazie alla sua personale versione dell’House, Firenze è diventata un centro di irraggiamento della cultura dance.
Alex Neri è attivo anche come musicista: è una delle menti dell’ambizioso progetto Planet Funk, una proposta che ha superato di slancio tutta quella diffidenza che accompagnava le produzioni house italiane, ottenendo sin dall’esordio un grande successo internazionale.
Alex Neri ha fatto il DJ per più di metà della sua vita, iniziando a far girare i piatti alla tenera età di tredici anni.
Nato a La Spezia, ma residente a Firenze, ha iniziato a suonare insieme a Marco Baroni, un genio delle tastiere. Alex e Marco hanno perfezionato il loro stile funky house durante gli anni Novanta con molti dischi firmati Kamasutra, tra i quali "Where Is The Love" e il loro hit del 1997 intitolato "Happiness", con la vocalist Jocelyn Brown.
Con ALEX NERI, suoneranno Dj Buck, Andrea Mattioli e Dj Davidesse e Chris&Shape (live), accompagnati dalla voce ufficiale del Titilla, Sandro Santoni.
Prossimo grande appuntamento, venerdì 23 dicembre, superospite DJ CLAUDIO DI ROCCO.
AGNOSTIC FRONT
Sabato 17 dicembre il Mamamia vedrà calcare le scene da una delle punk-band più importanti in assoluto di tutta la storia dell’hardcore: saranno infatti i newyorchesi Agnostic Front a farla da padroni per una serata nel locale di Senigallia. Sin dagli albori degli anni ’80, New York era vista come una delle città più pericolose.
Pensate a quartieri come il Bronx ed Harem o alla Lowe East Side, che poi sono stati ripuliti. In una metropoli in cui la violenza era all’ordine del giorno sorgevano spontanei come funghi centinaia di gang, come successe del resto in altre città statunitensi come L.A., Washington D.C. e Chicago, anche a causa della recessione reaganiana. Questo stato di cose fece esplodere un autentico fenomeno sociale e politico, oltreché musicale, al quale si legò un autentico contingente di punk rock bands.
Tra queste spiccò sin dagli inizi quella degli AGNOSTIC FRONT, che si fece notare in giro per i diversi locali di NY a causa dell’irruenza, dell’assalto politico al reaganismo imperante, portando l’hardocre alla sua essenza. Il loro genere diventò epocale e fu denominato dai media New York Fuckin City Style. Con il chitarrista Vinnie Stigma, Il vocalist Roger Miret che sostituì John Watson, il bassista Adam Morchie e il batterista Ray Beez, gli iniziali ZOO CREW, cambiarono nome in AGNOSTIC FRONT.
Era il 1982. “United Blood” EP, il loro disco d’esordio arrivò nell’84, aprendo la strada all’album “Victim In Pain”, quindici minuti di autentico hardcore newyorchese con Rob Kabula al basso al posto di Adam Morchie e Jimmy Colletti alla batteria.
Il disco confermò la predominanza sulla scena degli AGNSTIC FRONT prima che giungessero i CRO-MAGS e i MURPHY’S LAW, gruppi anch’essi appartenenti alla scena e alle leggendarie “Sunday matinees” nella Lower East Side di New York. I loro concerti all’A7 e al CBGB’S sono divenuti memorabili. Tuttavia, come spesso accadde a molte punk band, l’istintività iniziale, a causa di rotture tra i membri del gruppo e ad altre storie dovute al trascorrere del tempo si guastò, nonostante l’arrivo di due nuovi componenti come Louie Beatto alla batteria ed un altro chitarrista, Alex Kinon.
L’hardcore iniziale si contaminò con l’heavy metal. Né scaturì un album, “Cause Of Alarm” del 1986, che a tutt’oggi è riconosciuto come uno degli esempi del crossover insieme ai dischi di D.R.I. e CORROSION OF CONFORMITY. Allo stesso tempo “Cause Of Alarm” fece allontanare tutti i primi fan dal gruppo, fans legati al puro suono hardcore, piuttosto che alle commistioni con il metal. Nel 1987 uscì “Liberty & Justice For….”, con una band tutta rivisitata, Steve Martin alla chitarra, Alan Peters al basso e il batterista Will Shepler. Il genere verteva sempre sul metal, anche se un po’ più indisciplinato, ma gli Agnostic Front persero l’affetto dei loro primi sostenitori, questa volta definitivamente, mentre stava crescendo in parallelo il fenomeno dello straight edge.
La band di Stigma continuò comunque per la sua strada, producendo nel 1989 “Live At CBGB’s”, con il nuovo bassista Graig Setari, un disco che colleziona il meglio del repertorio degli AF e che dettò la risalita della scena newyorchese, anche se proprio in quel periodo il cantante Roger Miret fu arrestato e rinchiuso in carcere per due anni a causa di spaccio di sostanze stupefacenti. Gli AF affrontarono il loro primo tour europeo con un nuovo chitarrista, Matt Henderson e con il cantante Alan Peters, mentre Miret trovò conforto nello scrivere testi sulla propria condizione carceraria.. Liriche che trovarono il loro sfogo nell’album del ’92 “One Voice”.
Seguì un greatest hits, “To Be Continued”. Questo fu il periodo che segnò anche il primo stop della band. Infatti dopo il concerto del 1993 al CBGB’s di NY, registrato e dato alle stampe con il titolo “Last Warning”, Stigma ed Henderson diedero vita ai Madball con il fratello minore di Miret, Freddy Cricien.
Nel 1997 Stigma e Miret cominciarono a ridiscutere su una possibile reunion degli AGNOSTIC FRONT. E quando una delle maggiori label del giro punk, la Epitaph Records mostrò interesse verso questo “come back”, la resurrezione fu presto fatta. Con i membri originali Rob Kabula e Jimmy Colletti a completare la formazione uscirono nel 1998 e ’99, come una doppietta sparata dritta verso il cuore, due dischi del calibro di “ Something’s Gotta Give” e “Riot, Riot, Upstart”. Si trattò di due album ben accolti da stampa e pubblico con un retro gusto hardcore e l’apparizione come ospiti di Billy Milano dei M.O.D. e di Lars Frederiksen dei Rancid, ma anche di molti altri ospiti. La scena hardcore di NY, seppur avesse perso la sua spinta iniziale continuò a sopravvivere grazie agli AF, i quali, imperturbabili continuano ancor oggi a sostenere session discografiche e concerti.
Dopo “Dead Yuppies” del 2001, è proprio del 2005 “Another Voice”. A tutt’oggi Gli Agnostic Front hanno mantenuto fede alle promesse dei loro fondatori Vinnie Stigma, il chitarrista, e Roger Miret, il cantante che sono il fulcro della formazione attorno alla quale ruotano il bassista Mike Gallo, l’altro chitarrista Lenny Di Sclafani e Steve Gallo Alla batteria. A supportare gli AGNOSTIC FRONT al Mamamia saranno i FULL BLOWN CHAOS, anch’essi appartenenti all’attuale scena hardcore-metal newyorchese e dei quali è uscito l’album Wake Up Demons ottimamente accolto dalle riviste specializzare d’oltreoceano. Il loro è uno stile duro, abrasivo e viscerale che non lascia spazio a melodie e prese di fiato, saranno sicuramente una band da vedere all’opera insieme agli AGNSTIC FRONT.

Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 15 dicembre 2005 - 2378 letture
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