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s2w: Esondazioni, le proposte operative della provincia

3' di lettura Senigallia 30/11/-0001 -
Alla presenza degli Assessori regionali Gianluca Carrabs (Difesa del Suolo) e Loredana Pistelli (Infrastrutture) si è tenuto l’incontro, convocato dalla Presidenza della Giunta Regionale, per fare il punto sui danni prodotti dagli eventi atmosferici dei giorni scorsi.

dalla Provincia di Ancona
www.provincia.ancona.it


La presenza degli amministratori delle Province, delle Comunità Montane e di alcuni Comuni ha reso particolarmente utile la discussione, nella quale sono stati trattati dapprima l’intensità dei fenomeni meteorologici e il funzionamento del sistema di protezione civile; in un secondo tempo le stime dei danni registrati e, infine, le misure da adottare in termini finanziari e normativi nel breve e nel medio periodo.

Il Dott. Ferretti del Centro Funzionale della Protezione Civile ha illustrato l’intensità dei fenomeni nevosi e piovosi che, per la variazione delle temperature, ha provocato il rapido aumento delle portate nei fiumi del Pesarese, causando piene localmente comparabili a portate secolari.

Tali fenomeni, ha osservato il Capo di Gabinetto Oreficini, richiedono la massima efficacia nell’allertamento e nella gestione della prima emergenza, con uno stretto collegamento tra istituzioni per garantire la tutela delle persone e dei beni interessati. È stata comunque sottolineata dai rappresentanti dei Vigili del Fuoco, dell’ENEL e dell’ANAS la estrema attenzione da essi riservata al pronto intervento operativo, che ha permesso di ridurre i disagi ed i timori delle popolazioni coinvolte.

In ogni caso, quanto avvenuto ripropone ancora una volta la vulnerabilità del territorio marchigiano, sia nell’entroterra – in cui i dissesti per frana sono più frequenti - che nelle aree prospicienti i corsi d’acqua. La stima di danno illustrata dall’Assessore Lucarini della Provincia di Pesaro e Urbino, inizialmente valutato in circa 7 milioni di Euro, è in progressivo aggiornamento, e si teme che possa ammontare a più di 20 milioni per i quali, al momento, non si ha copertura. Ciò desta grande preoccupazione negli amministratori delle Province il cui concreto impegno, ribadito dagli Assessori Baiocco di Ascoli Piceno e Conti di Macerata, non appare sufficiente senza un adeguato sostegno dello Stato o della Regione.

L’Assessore Carrabs, preso atto del fabbisogno, ha annunciato che l’esiguità dei fondi assegnati dallo Stato per le precedenti calamità consente soltanto l’attivazione di mutui, per complessivi 11 milioni di opere, che potranno comunque garantire di affrontare in parte la spesa sostenuta per i pronti interventi.

In ordine ai finanziamenti ordinari nel settore della difesa del suolo, che dal 2001 non vengono più trasferiti alle Regioni, il Segretario dell’Autorità di Bacino Smargiasso ha illustrato le iniziative in corso dal parte della Regione Marche, che già domani formalizzerà un accordo con lo Stato per ottenere quasi 5 milioni di Euro da destinare alle Province per opere sulle aree a rischio indicate dai Piani di Assetto Idrogeologico. Un secondo accordo è previsto nei prossimi mesi per ulteriori 11 milioni di Euro, da destinare ancora ad interventi di prevenzione sull’entroterra marchigiano.

Nella considerazione che la carenza di risorse denunciata nell’incontro debba portare a nuove forme di intervento, basate su un sistema innovativo di utilizzo delle risorse anche modificando in parte gli orientamenti già assunti dalle amministrazioni, le Autorità di Bacino (rappresentate anche dall’Arch. Casini, Segretario dell’Autorità del Tronto) hanno illustrato ad esempio il caso del Comune di Pesaro, presente con il vice sindaco Barbanti, che ha condotto una iniziativa mediante la quale anche i soggetti privati sono coinvolti in attività di riduzione del rischio.

L’Assessore Carrabs infine ha presentato una proposta operativa sulla manutenzione degli alvei fluviali, redatta dagli uffici regionali e da sottoporre a un successivo, attento confronto con enti locali e associazioni ambientaliste, il cui obiettivo è di promuovere un piano di manutenzione sulle aste fluviali per aumentare la capacità di deflusso dei fiumi.

   

EV




Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 30 novembre 2005 - 1905 letture

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