SEI IN > VIVERE SENIGALLIA >
Lo Sdi interviene sul bilancio di previsione 2006
2' di lettura
1725


L’assemblea dei socialisti di Senigallia si è riunita domenica mattina per discutere, tra l’altro, in merito alla bozza del bilancio di previsione 2006, presentata dall’assessore Guzzonato. |
![]() |
dalla sezione Sdi di Senigallia
Al termine del dibattito, presenti l’on. Orciari, già sindaco di Senigallia e l’assessore provinciale Lorenzo Catraro, è stata votata alla unanimità una mozione che condanna la politica fiscale del governo Berlusconi. Il governo di destra e la sua gestione delle risorse pubbliche sono responsabili, con i tagli delle risorse per gli Eni locali, delle gravi ripercussioni che subiranno i cittadini e le famiglie, specialmente le più svantaggiate.Lo SDI ritiene tuttavia che, a maggior ragione in un simile contesto, la missione di una amministrazione di centrosinistra debba essere quella di intervenire per ammortizzare l’impatto della crisi economica e favorire lo sviluppo produttivo, anche con l’adozione di misure di austerità non previste nel programma elettorale condiviso in sede politica dalla maggioranza, che consentano soluzioni in linea con tale impostazione.
I socialisti invitano quindi la maggioranza consiliare e la Giunta ad agire con concrete riduzioni delle spese ovunque sia possibile, con particolare riguardo alle partite relative a spese discrezionali e liberali, ad impegni procrastinabili nel tempo, e in generale ottimizzando l’impiego delle risorse interne alla struttura comunale. Sarà necessario intervenire su capitoli di spesa quali -ad esempio- la gestione del teatro La Fenice.
Richiamano l’attenzione della maggioranza sui rischi connessi ad operazioni di rinegoziazione dei mutui, strumento da utilizzare con cautela per le conseguenze finanziarie che ricadranno sulle prossime legislature. Mettono in guardia anche contro l’alienazione del patrimonio pubblico, qualora non giustificato da adeguati reinvestimenti.
I socialisti ribadiscono che il ricorso alla leva fiscale, benché motivato dai ridotti trasferimenti dallo Stato, debba essere quanto più possibile contenuto se non escluso, in particolare evitando imposizioni che siano spalmate in maniera indiscriminata su tutta la cittadinanza, con particolare riferimento a TARSU e ICI sulla prima casa.
Una tassazione mirata può derivare dal ricalcolo degli estimi catastali per zone dove recentemente sono sorti edifici destinati a seconde case di lusso. Le tariffe relative ai servizi –pensiamo agli impianti sportivi, ma anche alle mense scolastiche, ai servizi per l’infanzia- andranno riviste anch’esse, in maniera selettiva e mirata, per ottimizzare le risorse disponibili.
Specialmente in periodi di crisi come quella attuale, lo SDI ritiene che si debba in ogni caso garantire il mantenimento dei servizi essenziali, con il rispetto tuttavia di una scala di priorità, che privilegi le categorie più deboli con criteri di assoluto rigore.

SHORT LINK:
https://vivere.me/ehL8