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Scuola di Pace: quest'anno più giovane e più aperta

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È in partenza il treno di iniziative targate Scuola di Pace, un treno che quest’anno farà ben 13 fermate fra incontri e seminari. Alla guida, all’interno del consolidato Comitato Direttivo, troviamo anche giovani senigalliese, con tanta voglia di portare un messaggio di pace nella propria città.

di Riccardo Silvi
silvi@vsmail.it
Sta scaldando i motori la locomotiva della Scuola di Pace ed è pronta ad intraprendere l’undicesimo viaggio dalla nascita.

Passano gli anni ma la meta è e resta sempre la stessa: promuovere e diffondere nel territorio la cultura di Pace, quella con la “P” maiuscola.

Sono due sostanzialmente le novità di quest’anno: una è l’introduzione all’interno dell’ossatura dell’organizzazione di alcuni giovani di Senigallia, ai quali è stato affidato da subito un terzo del budget e la completa fiducia dei più veterani. “Non siamo più da tempo vicini alla realtà giovanile” ha affermato il professore Mencucci, presidente della Scuola di Pace, “ed è per questo che abbiamo voluto fortemente la presenza di questi ragazzi all’interno delle nostre attività. Abbiamo dato fiducia a tutti loro, una fiducia gia ripagata”.

La seconda novità sta nell’ampliamento degli orizzonti della Scuola: “Ci siamo da tempo resi di conto di non essere soli sul territorio nazionale. Abbiamo società parallele, spesso chiamate Casa della Pace, che popolano l’Italia intera, il nostro sogno è quello di partire magari dal piccolo per arrivare a creare una grande Federazione che riunisca tutte le Scuole di Pace” sono le parole di Vittorio Mencucci.

Il titolo di quest’anno è “Parole Parole Parole” a sottolineare l’abuso mediatico di linguaggio che caratterizza la società, cercando di sottolineare la sempre più assenza di specificità che molte parole importanti hanno acquisito. Un problema che, secondo la Scuola di Pace, se esasperato può portare a delle vere e proprie crisi di valori e di identità.

Si approfondirà il tema dell’Africa come continente da scoprire e valorizzare. Mostrando un continente spesso dimenticato ma da sempre martoriato da conflitti e guerre.

Il tragitto del treno della Scuola di Pace partirà Venerdì 16 con un incontro dal titolo “Mass media: informazione o ipnosi?” con ospite Carlo Gubitosa dell’Associazione Peacelink.

Toccherà stazioni importanti come quella di Aprile con la presenza delle giornaliste Giovanna Botteri e Giuliana Sgrena. Per poi arrestare la sua corsa a Maggio con un importante incontro con Milena Gabanelli dal titolo “Le guerre dimenticate”.

Un viaggio questo che vedrà alternarsi concerti, africani con i “Mamafrica” e locali con la scuola “Bettino Padovani”, seminari come “L’africa nel cinema” e “Io, loro e un testamento”.

Ci saranno anche incontri multiculturali come quello di Martedì 20 dicembre dal titolo “Anche tu puoi fare qualcosa” al quale parteciperanno Maria Luisa Rotatori, infermiera da anni volontaria in Africa.

“Un grazie speciale lo facciamo noi dell’Amministrazione alla Scuola di Pace” ha detto il sindaco Luana Angeloni, “che in questo ultimo decennio ha fatto tanto per la città, dimostrandosi soggetto attivo all’interno delle dinamiche cittadine”.

“Siamo orgogliosi”, ha continuato l’assessore alla cultura Velia Papa, “di poterci vantare della presenza in città di una organizzazione del genere. La Scuola di Pace rende fiera tutta la città.”

È dunque in partenza una nuova avventura del treno della Pace. Un viaggio, quello dell’associazione di Mencucci, che per l’undicesimo anno è pronto a portare il proprio messaggio di pace a Senigallia.

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