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I sapori di una volta, il ritorno alla cucina tradizionale

1' di lettura Senigallia 30/11/-0001 -
Giovedì 10 novembre, nella sala Convegni di Piticchio d’Arcevia, sono state presentate le linee progettuali per valorizzare la coltivazione del mais tradizionale ad otto file, specifico per la polenta.



Hanno partecipato all'incontro: Prof. Carla Virili Assessore Agricoltura della Provincia di Ancona, Fabrizio Giuliani Presidente della Comunità Montana Esino Frasassi, Prof. Giuseppe natale Frega Preside della Facoltà di Agraria dell'Università Politecnica delle Marche, Prof. Roberto Papa Docente di Genetica della Facoltà di Agraria dell'Università Politecnica delle Marche,Ferruccio Luciani del Servizio Agricoltura della Regione Marche, Ferdinando Avenali Presidente dell'Italcook (Istituto Superiore della Gastronomia), Massimo Bergamo Fiduciario condotta Slow Food di Jesi, i quali hanno condiviso le idee progettuali e si sono dichiarati disponibili a contribuire per la realizzazione del progetto.
Oggi abbiamo presentato solo delle linee progettuali che successivamente saranno raccolte in un progetto che tenga conto della riscoperta dei gusti e dei sapori di un tempo e che possa rappresentare per il futuro anche una opportunità di reddito per i coltivatori e gli operatori commerciali ed economici - spiega il Sindaco di Arcevia Silvio Purgatori - Il nostro obiettivo è fare di Arcevia la Casa del mais, con l'attivazione di una filiera che va dalla produzione alla lavorazione e alla commercializzazione.

La pianta di mais "otto file" ha una sola pannocchia con otto file di chicchi; questa pianta non ha subito alcun tipo di modificazioni genetiche.

Sarà possibile degustare questa specialità locale alla tradizionale festa d'Autunno del Piticchio di Arcevia che si svolge dall'11 al 13 novembre.












Questo è un articolo pubblicato il 30-11--0001 alle 00:00 sul giornale del 11 novembre 2005 - 4121 letture

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